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Cardiopatico di 81 anni rimane bloccato per oltre un’ora nell’ascensore del Cencione

31 agosto 2024 | 17:11
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Cardiopatico di 81 anni rimane bloccato per oltre un’ora nell’ascensore del Cencione

Mario Rossi, per tutti Maglietta, ha vissuto attimi di terrore: “Ho rischiato il malore. Non farò causa al Comune ma è giusto che si sappia cosa è successo”

Nella voce di Mario Rossi c’è ancora tutto lo spavento e la rabbia di un’esperienza traumatica, di quelle che ti restano addosso, a maggior ragione quando a farne le spese è un uomo di 81 anni con problemi di cuore.

È il sanminiatese Maglietta (come lo chiamano tutti a San Miniato) l’ultima vittima dell’ascensore del Cencione, rimasto bloccato per oltre un’ora dopo che Rossi era salito per raggiungere il centro storico  “Dovevo andare a San Miniato Promozione per fare una domanda in vista del mercatino dell’antiquariato di domani”, racconta Rossi, conosciutissimo a San Miniato come maestro artigiano e artista, ma anche per il passato in politica e l’esperienza da consigliere comunale.

“Ho premuto il tasto 3 per andare su, la porta si è chiusa ma l’ascensore è rimasto bloccato, a terra, con la porta che non si apriva più – racconta l’uomo, che immediatamente ha iniziato a gridare aiuto e a picchiare con forza contro la porta nella speranza di farsi sentire – Ho premuto anche il tasto di allarme è partita una voce che mi diceva di stare calmo e che la chiamata di emergenza era partita ma non arrivava nessuno”.

Allora Rossi si è attaccato al telefono chiamando il numero unico di emergenza, il 112. “Non c’era modo di farsi capire – riprende -. Mi hanno fatto una marea di domande ma hanno fatto partire i vigili del fuoco quando ero già uscito. Addirittura il nome della strada non bastava: volevano che gli dicessi anche il numero civico, come se in un parcheggio ci fossero i numeri civici. È stato orribile. Mi sentivo male, mi sono anche preso a schiaffi per non svenire”.

Alla fine è stato un passante che, sentendo le grida, ha premuto il pulsante dell’ascensore dall’esterno e la porta si è aperta, mentre di lì a poco sono arrivati i volontari della Misericordia e i vigili del fuoco. Nonostante il grande spavento Rossi ha rifiutato di andare in ospedale e ha detto di non voler far causa al Comune. “Però è giusto che si sappia cosa mi è successo – dice – anche perché non è affatto la prima volta. Addirittura durante il Dramma Popolare rimasero bloccate 8 persone in piena notte. Non è possibile che il sindaco e l’amministrazione comunale permettano una situazione del genere”.