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Cronaca
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Bimba morta nell’incendio, il palazzo di via Turi è inagibile. Domani l’autopsia

27 agosto 2024 | 17:56
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Bimba morta nell’incendio, il palazzo di via Turi è inagibile. Domani l’autopsia
Bimba morta nell’incendio, il palazzo di via Turi è inagibile. Domani l’autopsia
Bimba morta nell’incendio, il palazzo di via Turi è inagibile. Domani l’autopsia

Sulla porta ci sono un mazzo di fiori e un pupazzetto. La telefonata con il console onorario del Senegal a Livorno

Il palazzo dove è divampato l’incendio che ha ucciso una bambina di tre anni è stato dichiarato totalmente inagibile: sono 22 le persone fuori casa. Questa mattina (27 agosto) sono continuati gli accertamenti sull’immobile di via Turi a Santa Croce sull’Arno dove si sono sviluppate le fiamme domenica scorsa, a seguito della prescrizioni inoltrate ieri dai vigili del fuoco. È stato quindi confermato che gli appartamenti sovrastanti e sottostanti sono stati dichiarati inagibili fino a che non verranno fatte le verifiche tecniche e gli eventuali lavori di ripristino.

Una casa invece è stata dichiarata inutilizzabile in quanto l’accesso è a comune con le altre abitazioni. Questo comporta che il numero della persone che rimangono temporaneamente fuori casa e a cui il Comune sta cercando una sistemazione sono 22, di questi 11 minori e 11 adulti, comprese le persone che vivevano nell’immobile posto sotto sequestro e quello dichiarato inagibile domenica dopo l’incendio. Le persone presenti per quanto è stato possibile appurare da parte degli uffici comunali risultano tutte avere un regolare titolo per essere lì, tra proprietari e inquilini.

“Questa mattina – dice il sindaco Roberto Giannoni – abbiamo fatto una nuova riunione con i vari dirigenti dei settori coinvolti per capire come procedere e abbiamo deciso di rendere inaccessibili questi immobili, dove risiedono tutte queste persone nell’interesse della loro incolumità e di quella degli altri. Nella prossime ore verranno notificate la prime ordinanze ai diretti interessati. Noi intanto stiamo lavorando per sistemare tutti e non lasciare nessuno senza un alloggio. Una famiglia – come anticipato ieri – è ospitata nel Pistoiese, un’altra, quella dell’immobile posto sotto sequestro giudiziario a Montecatini, dove sono arrivate le prime persone dimesse dall’ospedale, mentre alcuni sono ancora affidati al personale sanitario, ma la loro condizione non desta preoccupazione. Da ieri abbiamo cominciato a cercare una sistemazione anche per gli altri e penso che nel giro di poche ore chiuderemo questa procedura”.

Intanto oggi è stato conferito l’incarico al medico legale e domani dovrebbe essere effettuata l’autopsia. 

“La ringrazio a nome di tutti per quello che ha fatto e sta facendo in questo momento di lutto che ha toccato la comunità senegalese” ha detto il console onorario del Senegal a Livorno, Andrea Ermini ha iniziato la telefonata istituzionale, ma anche molto concreta, che ha fatto al sindaco di Santa Croce sull’Arno Roberto Giannoni. “I senegalesi di Santa Croce – ha aggiunto – hanno avuto parole positive e di apprezzamento per lei e per il comune”. Giannoni colpito positivamente da queste parole ha risposto: “Mi fa piacere quanto mi dice, abbiamo cercato di fare quanto in nostro potere per i cittadini, spero che questi rapporti istituzionali nati in un frangente doloroso, in futuro possano essere consolidati anche attraverso un incontro istituzionale”.

I fiori

“Mi sembrava incredibile che nessuno avesse ancora lasciato un segno del dolore e della compassione su quella porta annerita“. Quel segno lo ha lasciato un cittadino di San Miniato che desidera rimanere anonimo: lunedì sera ha portato sulla soglia dell’appartamento di via Turi un piccolo mazzo di fiori, con un orsacchiotto di peluche.

Mi piacerebbe – racconta – dare un piccolo aiuto a quella famiglia. Al contempo ho avuto pena per noi italiani. Davvero una tragedia così non riesce a smuoverci?”.