Dramma a Santa Croce, il sindaco: “È un giorno di dolore per tutta la comunità. Al lavoro per aiutare le persone rimaste fuori casa” foto

Disposta l'inaccessibilità dei locali sovrastanti e sottostanti l’appartamento percorso dalle fiamme, fino a che non saranno fatte le verifiche tecniche che ne garantiscano la totale sicurezza

“Oggi è il giorno del dolore per tutta la comunità santacrocese che si stringe idealmente intorno alla famiglia della piccola la bambina che ha perso la vita nell’incendio divampato ieri in un appartamento di via Turi. Un momento difficile che ci vede uniti nel dolore e mi auguro che la famiglia riesca a superare questa tragedia”. Con queste brevi parole si esprime il sindaco di Santa Croce sull’Arno, Roberto Giannoni, il giorno dopo il tragico incendio di via Turi in cui ha perso la vita una bimba di 3 anni.

Dramma per l’incendio di un appartamento di Santa Croce sull’Arno: muore una bimba di 3 anni

“Da ieri – spiega ancora Giannoni – sono in contatto con la comunità senegalese per capire come renderci utili in questo doloroso frangente perché adesso c’è anche da pensare a come aiutare le altre persone rimaste fuori casa. Dalla giornata di domenica insieme al Seus , ai servizi sociali ed ai carabinieri stiamo lavorando per trovare una sistemazione a chi, suo malgrado si è trovato coinvolto nella tragedia e non ha potuto rientrare in casa. La famiglia che abita nell’appartamento attiguo a quello da cui sono divampate la fiamme e che è stato dichiarato inagibile, è già stata sistemata in emergenza in un alloggio nel pistoiese. Anche per gli altri che per ora sono ancora trattenuti in ospedale sono in atto le procedure di emergenza e saranno sistemati appena dimessi”.

Nella tarda mattinata di oggi (26 agosto) il Comune tramite la polizia municipale, su richiesta del comando dei vigili del fuoco, ha disposto l’inaccessibilità dei locali sovrastanti e sottostanti l’appartamento percorso dalle fiamme, fino a che non saranno fatte le verifiche tecniche che ne garantiscano la totale sicurezza. Partite le indagini dei carabinieri per far luce sulle delicata vicenda: al momento è stato aperto un fascicolo senza nessun iscritto nel registro degli indagati. Lavoro degli inquirenti, oltre a capire le cause del rogo ed eventuali responsabilità, sarà anche quello di capire la situazione dei singoli soggetti presenti negli appartamenti e a che titolo fossero presenti in quel terratetto.

Si è intanto ricostruito quanto accaduto nei momenti concitati della giornata di ieri (25 agosto): cinque persone, dopo che l’incendio si è sprigionata dalla cucina di un appartamento del secondo piano, sono riuscite a uscire dal caseggiato da sole, altre cinque (tre bambini e due adulti) sono state assistite nell’uscita. Un’altra delle unità abitative, invece, era vuota al momento dell’intervento. All’interno c’era rimasta solo la bambina di tre anni che, purtroppo, nonostante tutti i tentativi, non ce l’ha fatta.

Dopo aver spento l’incendio i vigili del fuoico hanno messo in sicurezza i locali (c’erano anche delle bombole a rischio esplosione, che avrebbero probabilmente potuto rendere più drammatico l’esito della vicenda).

“Stiamo lavorando per tutelare la salute pubblica e l’incolumità di tutti. Per una parte dell’edificio, fatto salvo quanto già disposto dall’autorità giudiziaria, è stato interdetto all’accesso delle persone fino a che non saranno fatte ulteriori verifiche. Al momento inoltre – continua Giannoni – il Comune sta lavorando, in vista della notifica di ulteriori atti amministrativi, per rintracciare gli abitanti e i proprietari degli appartamenti e per capire esattamente i vari titoli di presenza nell’immobile”.

“Naturalmente – continua il sindaco – nessuno sarà lasciato fuori casa, infatti visto che una parte dell’edificio è stato reso inaccessibile e ci stiamo attivando per trovare una sistemazione anche per le persone non coinvolte nell’incendio, ma toccate da questo provvedimento. Ringrazio ancora i vigili del fuoco, i carabinieri e tutti i soccorritori della Misericordia e della Pubblica assistenza per il grande impegno profuso e la loro professionalità che sono stati fondamentali per evitare che altre persone potessero rimanere coinvolte nell’incendio”.

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