Manifestazione animalista alla Sagra del Cunigliolo Fritto

Gli attivisti hanno suggerito un menu toscano ma vegetale

“Da vent’anni sotto questi tendoni si servono piccole vittime indifese, ammazzate senza pietà in mattatoio dopo aver vissuto mesi di quella non può essere chiamata nemmeno vita, se non degenza in attesa della morte”. Per questo, ieri sera venerdì 23 agosto, 12 attivisti e attiviste hanno manifestato contro la Sagra del Cunigliolo Fritto a La Serra di San Miniato.

“Abbiamo sensibilizzato – raccontano – chi si recava alla sagra con materiale informativo gratuito e discorsi al microfono dai più disparati argomenti: etica, antispecismo, compassione, salvaguardia dell’ambiente e della salute umana, ecologia, diritti animali e filosofia.

Abbiamo ricordato agli organizzatori (che ad un certo punto si sono affacciati) che siamo disponibili per dare un concreto contributo per cambiare menu della sagra. Alla Toscana non mancano certo piatti tipici senza crudeltà (pappa al pomodoro, ribollita, panzanella per citare tre specialità 100% vegetali) e basta veramente poco per passare delle serate spensierate senza essere un fardello per altre creature”.

Dalle casse, a un certo punto, si sentivano le strazianti grida dei conigli al mattatoio. Tra i manifestanti anche una ragazzina di 14 anni, che raccontava ai più piccoli la sua scelta di vita.

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