Ruba 23mila euro di bobine di rame: obbligo di dimora a Pisa

Beccato anche un uomo che guidava l’auto sottoposta a fermo
I carabinieri della Stazione di Stagno hanno arrestato in flagranza di reato un 35enne di origini slave ma residente nel pisano, già noto alle forze dell’ordine, per furto
Nell’ambito di un servizio preventivo notturno la pattuglia dell’Arma è intervenuta a seguito di una segnalazione di un furto in atto a Guasticce.
Il tempestivo intervento dei militari ha permesso di bloccare l’uomo nell’atto di asportare 8 bobine di cavi di rame del valore di circa 23mila euro, verosimilmente con l’aiuto di alcuni complici in via di identificazione.
I carabinieri hanno altresì individuato il furgone col quale i malviventi si sarebbero recati sul posto e, trattandosi di veicolo provento di furto, è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario.
Il giudice del Tribunale di Livorno, concordando pienamente con la ricostruzione della dinamica dei carabinieri, ha convalidato l’arresto e disposto per l’indagato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza nel pisano.
Nel rispetto dei diritti delle persone in
I carabinieri della Stazione di Cecina hanno denunciato in stato di libertà un 55enne del posto, già gravato da numerosi precedenti, poiché indiziato del reato di violazione di sigilli.
Una pattuglia dell’Arma in servizio sul territorio ha sorpreso l’uomo, già noto, al volante di un’auto in via Curtatone sebbene non avesse potuto in quanto, precedentemente gli stessi carabinieri di Cecina avevano sottoposto il veicolo a fermo amministrativo per 3 mesi e glielo avevano affidato in custodia al fine di evitargli esborsi ulteriori allorché era stato sorpreso a guidare benché privo di patente. Quest’ultima gli era stata ritirata dai carabinieri nel pisano qualche tempo prima quando l’uomo, fermato per un controllo stradale, si era rifiutato di sottoporsi ad esami tossicologici.
Quando i carabinieri di Cecina lo hanno individuato nuovamente alla guida nonostante i citati provvedimenti, lo hanno fermato e hanno denunciato in stato di libertà per violazioni di sigilli, contestandogli altresì la guida con patente ritirata. Il veicolo è stato sequestrato ai fini della confisca definitiva ed è stato avviato l’iter per la revoca della patente.