Il raccolto avrebbe fruttato circa 120mila euro, ma i carabinieri hanno estirpato il campo di canapa foto

Sequestrate 187 piante. Ora è caccia agli illeciti coltivatori

In uno dei servizi finalizzati all’individuazione di illecite produzioni di canapa indiana, i carabinieri di Bientina hanno individuato, in un campo in disuso, una vasta piantagione di canapa quasi pronta per il raccolto finale.

La scoperta era immediatamente segnalata alla Procura che ha disposto una serie di preliminari accertamenti svolti dai militari della stazione con l’ausilio dei colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pontedera. Conclusi e relazionati gli esiti degli accertamenti delegati, l’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro della piantagione di Canapa e di ogni altro elemento riconducibile all’illecita coltivazione.

Così, dalle prime luci dell’alba, i carabinieri hanno fatto accesso nell’area ove era coltivata la canapa indiana eseguendovi un’accurata ed estesa perquisizione che ha portato al sequestro di 187 piante di canapa di altezza variabile fino ad un massimo di tre metri, per un peso complessivo di oltre 82 chilogrammi e vari attrezzi idonei alla coltivazione come zappe, vanghe, trivella con motore a scoppio, tubi d’irrigazione.

Le 187 piante di canapa, opportunamente estirpate, dopo gli accertamenti e campionamenti del caso disposti, saranno distrutte mediante incenerimento. Si stima, con un discreto margine di approssimazione, che l’intera piantagione una volta raggiunta la migliore maturazione avrebbe potuto produrre circa 30 chilogrammi di marijuana (in media circa 150 grammi a pianta) determinando così un valore alla vendita, nell’illecito mercato dello spaccio di stupefacenti, non inferiore ai 120mila euro (4 o 5 euro al grammo).

Visti i numeri, non c’é dubbio che l’attività di contrasto posta in essere dai militari della compagnia Carabinieri di Pontedera ha determinato un importante sequestro di Canapa Indiana, il cui prodotto finale avrebbe alimentato in modo massiccio: non solo l’illecito “mercato” della Valdera ma, anche, le richieste di spacciatori e utenti finali delle Provincie o quantomeno zone limitrofe.
Le indagini sono tuttora in corso con il fine di identificare le persone responsabili della coltivazione illegale della piantagione.

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