Due fatti di sangue, davanti a un cinema e alle Cascine: in carcere gli aggressori

Per entrambi si sono aperte le porte di Sollicciano
Due fatti di sangue e due arresti dopo le indagini dei carabinieri di Firenze
Nel primo caso si è conclusa così la vicenda del marzo dell’anno scorso quando, nei pressi dell’Uci cinema di Firenze in Via del Cavallaccio, un uomo di origine marocchina fu aggredito da alcuni connazionali, uno dei quali lo aveva ripetutamente accoltellato. L’allarmante scena era avvenuta davanti alla compagna della vittima, che aveva subito chiamato i carabinieri che, intervenuti, inizialmente avevano assistito l’aggredito con il personale del 118 per poi concentrarsi sulle indagini. Era quindi iniziata una lunga attività volta a ricostruire la dinamica dei fatti, attribuire un volto ai responsabili oltre che ad verificare le varie responsabilità per giungere, in conclusione, a individuare come principale responsabile dell’accaduto il 22enne marocchino, nei confronti del quale è stato messo un provvedimento di custodia cautelare in carcere dal gip su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze. L’uomo, senza fissa dimora, è stato rintracciato e, dopo le formalità di rito è stato associato presso il carcere “Sollicciano.
Il secondo, alle Cascine, e anche in questo caso i militari dell’Arma hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica di Firenze ed emessa dal gip nei confronti di un cittadino peruviano di 30 anni, già noto alle forze di polizia ed indagato per il reato di tentato omicidio avvenuto ai danno di un connazionale agli inizi di ottobre dello scorso anno. Le indagini iniziavano a seguito del racconto dalla vittima (un 35enne), nell’ambito del quale l’uomo denunciava di aver subito una brutale aggressione all’interno del Parco delle Cascine. Mosso da futili motivi, l’aggressore aveva deciso di accoltellare la vittima, che conosceva di vista, colpendola alla regione toracica così provocandole gravi ferite e costringendola a ricorre alle cure del Pronto Soccorso. Anche per lui si sono aperte le porte del carcere di Sollicciano