Fermati i lavori per trasformare in abitazione una soffitta

Lo stop dopo l’intervento della polizia locale
L’intento pare fosse quello di utilizzare il sottotetto come abitazione, ma la polizia locale interviene e ferma i lavori prima. Succede a Fucecchio, in una strada del centro a pochi passi da piazza XX Settembre. I proprietari dell’immobile dovranno entro novanta giorni riportare la soffitta alle condizioni precedenti i lavori. La scoperta risale ad alcune settimane fa a seguito di un sopralluogo degli agenti di via Battisti, e nei giorni scorsi il settore tecnico dell’ente di piazza Amendola, effettuate le verifiche ed accertamenti di rito, ha emesso il provvedimento in cui ordina ai tre proprietari dell’immobile di rimettere tutto al proprio posto in quanto l’intervento posto in essere illecitamente è anche in contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti.
Per il dirigente del settore tecnico del comune infatti, si legge nel provvedimento “la trasformazione di uno spazio con funzioni accessorie in spazio abitabile determina un incremento di superficie utile del fabbricato e conseguentemente del carico urbanistico”. Dall’accertamento eseguito dalla polizia municipale, si evince sempre dalla lettura del provvedimento, sono state realizzate diverse opere interne, sia edili (tramezzature per la definizione del servizio igienico e degli altri due vani, oltre alla delimitazione della parte più bassa del sottotetto) che impiantistiche (impianto elettrico, idraulico, termico, condizionamento, citofono, ecc.), atte a rendere utilizzabile il sottotetto come zona abitabile. Seppure al momento del sopralluogo non sia stata riscontrata una effettiva utilizzazione abitativa, tale predisposizione è evidente, per il responsabile del settore tecnico del Comune, è di immediata attuazione con la sola collocazione di ulteriori arredi. Con i lavori effettuati la soffitta avrebbe assunto una propria autonomia funzionale come alloggio utilizzabile in modo indipendente non ammissibile però per insufficienti requisiti di altezza. Pertanto entro novanta giorni i proprietari dell’immobile dovranno ripristinare lo stato dei luoghi alla situazione legittima, fatta salva ovviamente la possibilità degli interessati di proporre una soluzione che sia conforme alle norme urbanistico-edilizie.