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“Favori a imprenditori amici”, comandante dei carabinieri arrestato per corruzione

30 maggio 2024 | 19:52
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“Favori a imprenditori amici”, comandante dei carabinieri arrestato per corruzione

E’ originario della provincia di Pisa

Il gip del tribunale di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Firenze, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre soggetti per i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e accesso abusivo ad un sistema informatico o telematica, nei confronti di un ufficiale superiore dei carabinieri in servizio a Prato e originario della provincia di Pisa, comandante della compagnia pratese, destinatario della custodia cautelare in carcere,indagato oltre che per i delitti di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematica, anche per peculato, omessa denuncia di reato all’autorità giudiziaria e per omissione di atti di ufficio, nonché di un imprenditore tessile e di un titolare di un’agenzia di investigazioni private (entrambi destinatari degli arresti domiciliari).

I provvedimenti sono stati eseguiti dal Ros dei Carabinieri nelle province di Prato e Torino, con il supporto dei locali comandi provinciali dei carabinieri.

L’indagine si è concentrata sulle condotte dell’ufficiale dell’Arma che, nella sua qualità di comandante di Reparto, avrebbe intrattenuto rapporti corruttivi con l’imprenditore, ponendo in essere plurimi atti contrari ai doveri d’ufficio, consistiti anche in accessi abusivi alla banca dati delle forze di polizia. A fronte di ciò, il militare avrebbe ottenuto dall’imprenditore utilità economiche (pagamento di un viaggio negli Stati Uniti) e rassicurazioni circa un interessamento, per il tramite di un esponente politico di sua conoscenza, per evitare il trasferimento dell’ufficiale ad altra sede, che non ha sortito l’effetto sperato.

Inoltre, l’ufficiale avrebbe intrattenuto rapporti corruttivi con un titolare di un’agenzia investigativa, al quale avrebbe prima rivelato notizie su un proprio dipendente destinate a rimanere riservate e, poi, avrebbe procacciato clienti ricevendo, quale corrispettivo, utilità di diversa natura.

Le indagini, che hanno evidenziato una considerevole ricerca di accreditamento da parte dell’ufficiale presso l’imprenditoria italiana e cinese, hanno documentato ulteriori numerosi accessi alla banca dati delle forze di polizia eseguiti dal militare (ne sono stati individuati almeno 99), col fine, fra l’altro, di fornire informazioni ad altro imprenditore pratese e a persone con le quali intratteneva rapporti di personale conoscenza, nonché interventi presso altri uffici pubblici per conoscere lo stato di vari procedimenti amministrativi di interesse del suo circuito relazionale.

È necessario sottolineare che il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha avviato le procedure di trasferimento ad altra sede e potrebbe avviare le procedure per l’eventuale allontanamento dall’Arma.