Udienza Keu, un altro rinvio per la costituzione di parte civile

Per l’Ispra non si può ancora parlare di danno ambientale. C’è il primo caso di infermità mentale accolta e un uomo di 75 anni esce dal processo
Secondo appello dell‘udienza preliminare dell’inchiesta keu, il ramo incardinato al palazzo di giustizia di Firenze, questa mattina 10 maggio. In aula erano presenti alcuni imputati tra cui Franco Donati, ex presidente dell’Assoconciatori, l’avvocato Alberto Benedetti e Francesca Tartamella, entrata nel processo dal ramo aretino delle indagini. Inoltre erano presenti gli avvocati che rappresentavano le potenziali parti civili. Questa infatti doveva essere l’udienza di costituzione della parti civili, ovvero il momento in cui tutti coloro che ritengono di avere subito un danno diretto o indiretto dalla vicenda Keu potevano chiedere di rientrare nella parte lesa, ma alla fine il giudice ha rinviato il tutto al 7 di giugno.
Nella mattinata in aula c’è stato anche il primo casso di un imputato che è uscito dal processo per infermità mentale ancora prima che questo cominciasse. Un’infermità mentale attuale, anche se la consulente tecnico di ufficio (ctu) nominata dal tribunale ha riferito in aula che l’imputato a questo punto ex imputato, era in grado di intendere e di volere al tempo dei fatti e quindi del perfezionamento dei reati contestati, ma non è più in grado di intendere e di volere per problemi di salute e pertanto non potrà essere processato. Alla fine quindi l’imputato, un uomo di 75 anni anche lui finito nel filone aretino della indagini, esce dal processo per incapacità di reggere l’intero iter dibattimentale.
Particolarmente delicata la questione della decina di parti civili, di cui molte saranno sicuramente accolte, ma altre potrebbero essere rigettate dal gup nella prossima udienza anche sulla base della eccezioni presentate dagli avvocati della difesa. Significativo il fatto che il Ministero dell’Ambiente si sia rifiutato di costituirsi parte civile, presentando una relazione dell‘Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), un istituto del ministero stesso, dove si sostiene che al momento non si possa ritenere che il keu abbia causato un danno ambientale.
Tra i soggetti che hanno chiesto la costituzione di parte civile vi sono molte associazioni ambientaliste, di consumatori e di cittadini, ma anche le persone fisiche o giuridiche che reputano di avere ricevuto un danno diretto a cominciare dai cittadini residenti nell’area della strada regionale 429 che è stata stabilizzata al momento della costruzione proprio con il Keu secondo quanto emerso dalle indagini. Adesso gli avvocati della difesa avranno circa 30 giorni per studiare le richieste di costituzione di parte civile e poter eccepire la mattina del 7 giugno.