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Sgombero dei rifiuti dal cantiere, il Tar sospende l’ordinanza del Comune di San Miniato

1 aprile 2024 | 17:27
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Sgombero dei rifiuti dal cantiere, il Tar sospende l’ordinanza del Comune di San Miniato

Prossima udienza il 20 novembre. Per l’Arpat non ci sono pericoli concreti ed attuali di danno ambientale alle risorse naturali.

Sgombero di un deposito di rifiuti in via Salvadori a Ponte a Egola, il Tar sospende gli effetti dell’ordinanza dello scorso 3 gennaio.

Lo ha fatto accogliendo l’istanza cautelare della Tecnoedil nella camera di consiglio dello scorso 27 marzo con l’intercento dei magistrati Alessandro Cacciari, presidente, Andrea Vitucci, primo referendario, Marcello Faviere, primo referendario ed estensore.

Il ricorso verte sulla lamentata illegittimità delle ordinanze con cui il sindaco ha dapprima ordinato la rimozione e il corretto smaltimento dei rifiuti rinvenuti in un’area presso la quale la ricorrente ha eseguito dei lavori, quindi ha confermato la richiesta in sede di rigetto di istanza di autotutela differendo di 60 giorni l’ordine per l’esecuzione.

Secondo il Tar per la corretta decisione occorrono “gli approfondimenti tipici del contraddittorio della fase di merito, incompatibili con le delibazioni sommarie della fase cautelare, soprattutto in assenza di controdeduzioni del Comune resistente che non si è costituito”.
Per il Tar, inoltre, come emerge dal rapporto dell’Arpat, non esistono pericoli concreti ed attuali di danno ambientale alle risorse naturali.

La prossima udienza si terrà il prossimo 20 di novembre. Nel frattempo il Comune dovrà produrre una documentata relazione sui fatti e sulle valutazioni compiute nel caso concreto nonché della Cila sulla base della quale sono stati effettuati i lavori di cui si discute, da depositare entro 45 giorni dalla comunicazione dell’ordinanza.