L’area di sosta per autocaravan non ha i permessi: box e tettoia da demolire

Tre box e una tettoia costruiti senza i relativi permessi in una area in cui non è consentito dovranno essere demoliti. Della violazione alle norme urbanistico edilizie fanno parte anche la stesura di stabilizzato sull’intera area, la recinzione della stessa con rete e l’installazione di un cancello carrabile scorrevole automatizzato per l’accesso dalla via pubblica, oltre alla realizzazione di impianto elettrico a servizio delle strutture.

Succede a San Miniato. In sostanza si tratta di una area di sosta per autocaravan realizzata abusivamente per la quale era già stata presentata una istanza di proroga del termine al fine di individuare una nuova zona per ubicare i mezzi e completare la rimozione dei manufatti installati. Una operazione che dal verbale redatto dalla polizia municipale lo scorso 19 febbraio, non è stata compiuta.

Le opere abusive non sono state rimosse, e l’area non è stata ripristinata. Per questi motivi è scattata l’ordinanza di rimozione e rimessa a carico del legale rappresentante della associazione non riconosciuta costituita ai sensi dell’art. 36 e seguenti Codice Civile, si legge nel provvedimento, “in qualità di locataria dell’area e committente dei lavori”. Sono interessati dal provvedimento sindacale di demolizione e rimessa in pristino dei luoghi anche i proprietari delle porzioni sulle quali si trovano le opere abusive. I destinatari del provvedimento hanno 90 giorni dalla data di notifica per ottemperare. Avverso il provvedimento ingiuntivo alla demolizione è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni dalla data di notifica, o in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 (centoventi) giorni dalla stessa data.