Corteo degli studenti per la Palestina “caricato dagli agenti in assetto antisommossa”

23 febbraio 2024 | 12:07
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Corteo degli studenti per la Palestina “caricato dagli agenti in assetto antisommossa”

Ferma condanna di Pd, Una città in Comune e Rifondazione

Secondo quanto riferito dal questore di Pisa, il corteo studentesco non era autorizzato e “le forze dell’ordine ne sono venute a conoscenza solo attraverso i canali social e pertanto, a differenza di altre circostanze analoghe, è mancata l’interlocuzione con i rappresentanti dei promotori. La carica è avvenuta da un momento di tensione scaturito da un contatto fisico tra alcuni manifestanti e i poliziotti che impedivano l’accesso alla piazza dei Cavalieri”. Tanto che alcuni studenti sono stati fermati. Sono 13 gli studenti feriti, 10 di loro minorenni.

Ma, dopo le immagini diffuse sui Social, condanne arrivano da gran parte della Sinistra.

Pd provinciale

“Un corteo di studenti delle scuole superiori non si può in alcun modo e per nessun motivo trasformare in cariche da parte della Polizia e con giovani ragazzi bloccati a terra con le mani dietro la schiena”. E’ la posizione del segretario provinciale del Pd Oreste Sabatino, che racconta cosa è successo nella mattina di oggi 23 febbraio in piazza dei Cavalieri a Pisa nella manifestazione organizzata dal Coordinamento Studenti per la Palestina. “Quello che è successo oggi a Pisa – dice – è gravissimo e inaccettabile e va contro i principi della nostra Costituzione. Chiediamo al Sindaco Conti di condannare tutto ciò e allo stesso tempo che si faccia luce su quanto accaduto”.

Una città in Comune

Fatto “di una gravità inaudita” anche per Una città in Comune. “Il corteo – dicono – assolutamente pacifico è stato prima bloccato in via San Frediano e quindi è stato immotivatamente e ripetutamente caricato dagli agenti in assetto antisommossa con diversi studenti e studentesse che sono stati feriti e portati via in ambulanza, e alcuni anche fermati.

Siamo di fronte ad una violenza gratuita, ingiustificabile e fuori controllo da parte forze dell’ordine che hanno creato e prodotto una situazione inaccettabile, impedendo alle studentesse e agli studenti di poter liberamente manifestare come prevede la nostra Costituzione. Il Questore deve rispondere di questi fatti gravissimi in prima persona, con un quartiere militarizzato e reparti fuori controllo che hanno picchiato chi gli si parava davanti. Quello che è accaduto oggi a Pisa si inserisce in un clima più generale di repressione e censura che da settimane si sta portando avanti nel nostro Paese contro chi protesta e scende in piazza per chiedere l’immediato cessato il fuoco e fermare il genocidio in atto contro il popolo palestinese. Agli studenti e alla studentesse va tutto il nostro sostegno e solidarietà”.

Rifondazione

“A Pisa chi manifesta per la pace e per la Palestina viene manganellato” è la posizione di Rifondazione. “Una mattinata di violenza e cariche da parte degli agenti di polizia nei confronti degli studenti e delle studentesse scesi in piazza oggi a Pisa per manifestare in solidarietà al popolo Palestinese. Una risposta che abbiamo visto in altre piazze italiane in questi giorni, una risposta brutale di un Governo fascistoide e di un questore incapace di gestire situazioni banali come una manifestazione pacifica.

A chi era in piazza la nostra solidarietà e il pieno sostegno per le battaglie di oggi e domani. Al questore di Pisa una richiesta semplice: si dimetta per manifesta incapacità. Stop alla pulizia etnica in Palestina, stop alle violenze a chi manifesta”.

Ylenia Zambito

“Quello che è accaduto al corteo studentesco di questa mattina a Pisa – per la senatrice del Partito democratico Ylenia Zambito, intervenuta a nome del gruppo Pd al Senato – è molto grave ed è un bruttissimo segnale per la nostra democrazia. Il governo Meloni deve rispondere di ciò che è accaduto: presenterò un’interrogazione al ministro dell’Interno Piantedosi per avere chiarimenti sui gravissimi fatti. In quel corteo c’erano tra l’altro minorenni che sono stati manganellati, dai video che girano in rete si vedono ragazzi fermati e fatti sdraiare a terra per essere ammanettati.

Si apprende inoltre di giovanissimi portati via in ambulanza per le ferite riportate durante le energiche cariche delle forze dell’ordine. Non si può reprimere una manifestazione pacifica con questi metodi violenti, sono immagini incompatibili con le nostre leggi ed il diritto a manifestare le proprie opinioni. Manifestare è un diritto garantito dalla Costituzione della nostra Repubblica”.

La Flc Cgil Toscana

Il sindacato “condanna il comportamento delle forze di polizia che oggi a Pisa e Firenze hanno caricato delle studentesse e degli studenti inermi che stavano manifestando per la pace in Palestina, con l’unica colpa di preoccuparsi per una terra martoriata da più di cinquanta anni.

Si tratta dell’ennesima dimostrazione di una strategia anticostituzionale da parte di questo governo che non tollera il dissenso e lo reprime con la violenza. Un ritorno a 100 anni fa, che la Flc Cgil Toscana non soltanto stigmatizza, ma respinge con forza. In particolare, gli studenti e il mondo della conoscenza sono sotto attacco da più di un anno, sia attraverso aggressioni neofasciste, sia con la repressione delle forze d’ordine, sia con il tentativo inserire delle modifiche legislative che vorrebbero mortificare i lavoratori del settore e divederli.

La Flc Cgil Toscana si schiera con forza con gli studenti e contro questa strategia repressiva e antidemocratica che tenta di lacerare la Costituzione antifascista: continueremo a difendere la democrazia nei luoghi dell’istruzione e della ricerca e a rilanciare la lotta per nuove libertà e nuovi diritti”.

Marco Simiani

“Erano probabilmente decenni – dice il deputato Pd Marco Simiani – che la Polizia non manganellava ragazzini che manifestavano. Quello che colpisce ancora una volta non sono le esternazioni farneticanti come quelle dell’onorevole della Lega Ziello che crede evidentemente di essere nella Russia di Putin ma il silenzio della Premier Meloni che ancora una volta lascia al Ministro Piantedosi le responsabilità dei fatti”.

Andrea Pieroni

“Le energiche cariche delle forze dell’ordine – dichiara il consigliere regionale Pd Andrea Pieroni – al corteo studentesco di questa mattina a Pisa sono immagini che non vorremmo mai vedere in una democrazia. Dalle immagini di cui disponiamo, l’azione delle forze di polizia appare sproporzionata rispetto ai potenziali rischi della manifestazione, cui pare partecipassero anche minorenni. La professionalità delle nostre forze dell’ordine ha spesso consentito di gestire situazioni ben più critiche senza ricorrere a metodi così brutali. Voglio sperare che questo rimanga un episodio isolato. Manifestare è un sacrosanto diritto previsto dalla nostra Costituzione. Dialogare, non reprimere”.

I sindaci

“La libertà di riunione deve essere garantita, sempre”. E’ il parere dei primi cittadini Carli Giamila, Di Maio Sergio, Macelloni Renzo, Gherardini Marco, Carmassi Dario, Capecchi Giovanni, Brogi Francesca, Terreni Mirko, Giglioli Simone, Cecchini Arianna, Santi Giacomo, Buti Arianna, Angori Massimiliano, Lenzi Alberto, Alderigi Cristiano, Ferrucci Matteo, Toti Gabriele, Bini Mirko, Deidda Giulia, Betti Michelangelo, Giari Alessandro, Franconi Matteo, Thomas D’Addona e Alessio Barbafieri.

La democrazia – dicono – si difende assicurando ad ogni cittadino la libertà di manifestare le proprie idee, la sicurezza e la tranquillità di poterlo fare nei luoghi della propria città. Ed è per questo grave che le forze di sicurezza che dovrebbero tutelare l’incolumità, la libertà e il benessere di tutti i cittadini siano intervenute stamane ricorrendo ad una violenza che dalle immagini sembra essere sproporzionata e ingiustificata.

Esprimiamo solidarietà agli studenti pisani che oggi hanno subito questa violenza. Come rappresentanti delle istituzioni e responsabili delle sicurezza dei cittadini condividiamo la richiesta di convocazione urgente del Comitato provinciale Ordine e sicurezza pubblica avanzata dal Presidente della Provincia Angori.

Riteniamo necessario non solo un chiarimento su quanto avvenuto, ma anche attivarsi a tutti i livelli perché situazioni di violenza come quelle capitate stamane non si ripetano e non restino impunite. Ed è per questo che chiediamo al governo e ai nostri rappresentanti nel parlamento nazionale di adottare con urgenza linee guida e misure (ampiamente sperimentate in altri Paesi) che consentano di contenere e sanzionare simili condotte, così spesso riscontrate negli ultimi tempi”.

5 stelle

“Questi deprecabili episodi – per Irene Galletti, presidente del gruppo Movimento 5 Stelle Toscana -, purtroppo non insoliti, rivelano un preoccupante clima di repressione che si sta diffondendo nel Paese. La nostra posizione è inequivocabile: le azioni delle forze dell’ordine devono sempre rispettare principi di proporzionalità e moderazione, al fine di garantire il diritto alla libera espressione e alla protesta pacifica. Pertanto, sollecitiamo il governo a prendere una chiara posizione su questi avvenimenti, che segnalano una situazione inaccettabile per la libertà di manifestazione e di opinione nel nostro Paese. Condanniamo fermamente qualsiasi forma di violenza eccessiva e chiediamo che vengano adottate le misure necessarie per evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro”.

Acli

“Purtroppo oggi il concetto di pace sembra perduto – per Giacomo Martelli, presidente di Acli Toscana – anche nella gestione di alcune manifestazioni qui a casa nostra. Le immagini delle cariche contro il corteo degli studenti a Pisa lasciano a dir poco stupefatti. E’ necessario che venga chiarito al più presto cosa è successo ma un punto va messo subito: anche se emergessero comportamenti sbagliati da parte dei ragazzi, la violenza delle cariche che abbiamo visto a Pisa non è giustificabile.

In Toscana non siamo abituati a scene del genere. Siamo una regione di pace e per la pace. E quando dico noi, intendo tutta la comunità toscana, forze dell’ordine comprese. Da qui, tanti anni fa, è passato il Social Forum Europei dopo i gravi fatti del G8 di Genova e tutto si svolse in un clima tranquillo. Cosa è successo stamani?”.

Valentina Mercanti

“Amarezza, incredulità e preoccupazione per quello che sta accadendo – troppo spesso – nelle piazze del nostro Paese, dove gli studenti che scendono a manifestare pro Palestina finiscono per venire manganellati dalle forze dell’ordine”. Così Valentina Mercanti, consigliera regionale e presidente dell’assemblea toscana del Partito Democratico, commenta i fatti avvenuti a Pisa.

“Una repressione in piena regola del tutto inaccettabile, rispetto alla quale il Governo deve fare chiarezza e accertare se vi sono responsabilità. C’è un atteggiamento chiaro e strisciante nel nostro Paese, che rimbalza da piazza a piazza, da città a città, dove si esercita violenza nei confronti di un diritto costituzionale, incancellabile ed elemento saliente della nostra democrazia: la libertà di manifestare. Niente e nessuno può mettere in discussione tale libertà, né ora né mai”.

Simona Bonafè

“Le immagini degli scontri avvenuti a Pisa sono impressionanti – per la vice presidente dei deputati Pd Simona Bonafè – e va fatta piena luce sulle cause che hanno portato le forze dell’ordine a reprimere con violenza la manifestazione pacifica degli studenti. In un Paese civile e democratico non è infatti accettabile che ragazzini vengano colpiti mentre sfilano in un corteo. Il Ministro Piantedosi ha il dovere di accertare le responsabilità di quanto accaduto: l’Italia non è il regime di Putin”.

Shalom

Il Movimento Shalom è “sconcertato dagli scontri avvenuti questa mattina a Pisa ed esprime grande preoccupazione per l’escalation di violenza a cui stiamo assistendo. Il ferimento brutale di studenti universitari e delle scuole superiori durante una manifestazione volta a chiedere il cessate il fuoco del conflitto israelo palestinase non può che rappresentare una sconfitta per la nostra società. Auspichiamo che lo Stato agisca attivamente per garantire la libertà costituzionalmente sancita di manifestare, in un’ottica di pacifico e costruttivo dialogo democratico.

Il Movimento Shalom esige e pretende la pace. Lo chiediamo a gran voce alle istituzioni nazionali ed internazionali, affinché si attivino per raggiungere realmente l’obiettivo. Condanniamo con forza l’attentato a Israele del sette ottobre ed al tempo stesso la sproporzionata reazione dell’esercito israeliano, peraltro riconosciuta anche da molti intellettuali ebrei. Rimaniamo ostinatamente convinti che solo il dialogo e la riconciliazione siano le uniche e più potenti armi per la pace. Niente restituirà le morti. Le distruzioni umane rimarranno indelebili.

La risposta armata non può che produrre solamente ulteriore odio ed un effetto vorticoso sanguinario, destinato ad autoalimentarsi”.

(notizia in aggiornamento)