“Ho visto tanta polvere, poi il buio”: il racconto di un operaio sopravvissuto

Il lavoratore ricoverato a Careggi insieme ad altri due. Mazzeo incontra i sindacati: “Di lavoro non si deve morire”
“Una gran polvere, una gran confusione e tutto si è cancellato nella mia mente e mi sono ritrovato in un letto d’ospedale”. Sono le parole di uno dei tre operai estratti vivi dalle macerie del crollo al cantiere per il nuovo supermercato Esselunga in via Mariti a Firenze.
Una frase che riesce a pronunciare dal letto dell’ospedale di Careggi dove è stato trasferito d’urgenza dall’ambulanza e dove infine ha ripreso conoscenza dopo aver vissuto un dramma di cui però non ricorda nulla. Solo la polvere, i detriti che gli cadevano addosso. Poi il buio di quell’inferno, la perdita dei sensi e il risveglio in ospedale.
Quelle parole l’operaio le ha ripetute anche al presidente della Regione, Eugenio Giani, che oggi gli ha fatto visita all’ospedale per informarsi delle condizioni di salute dei tre lavoratori ricoverati da questa mattina. Due sono in gravi condizioni, ma “nessuno di loro – ha detto il governatore – è in pericolo di vita”.
Intanto si scava ancora tra le macerie. Quattro i lavoratori che si trovano ancora sotto i detriti del pilone collassato al cantiere. Uno di loro sarebbe morto: “Il problema dei soccorritori adesso è estrarre dalle macerie i 4 dispersi, di cui uno è morto. Purtroppo, è molto alto il rischio nel togliere le travi collassate e le operazioni devono svolgersi con una certa attenzione per evitare di generare ulteriori crolli. Le operazioni andranno avanti probabilmente per tutta la notte”.
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, a seguito del crollo nel cantiere di via Mariti a Firenze, ha incontrato a questo pomeriggio a palazzo del Pegaso i rappresentanti sindacali Paola Galgani, segretaria generale della Cgil Firenze, Roberto Pistonina, segretario Generale Aggiunto Cisl, e per la Uil il segretario regionale Paolo Fantappié e Davide Macrì, membro del Consiglio confederale.
Intanto, il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo ha rinnovato ai rappresentanti sindacali il cordoglio e la vicinanza di tutto il Consiglio regionale, rinnovando l’impegno e la piena disponibilità a promuovere e mettere in atto tutte le iniziative che possano essere utili per diffondere sempre più la cultura della sicurezza sul lavoro e fare in modo che simili stragi non possano e non debbano ripetersi.
“Ho voluto ribadire ai sindacati che la Toscana è al loro fianco nella battaglia per un lavoro sicuro – ha dichiarato Mazzeo. – Di lavoro non si deve morire. Spero che questa battaglia di civiltà possa essere fatta senza alcuna distinzione di colore politico. Tutti insieme dobbiamo impegnarci per garantire a tutte e tutti un impiego sicuro e dignitoso proprio come prevede la nostra Costituzione”
Il presidente dell’Assemblea toscana è quindi sceso in via Cavour per prendere parte al presidio davanti alla Prefettura indetto dai sindacati e trasmettere personalmente la vicinanza delle istituzioni alle lavoratrici e ai lavoratori della Toscana.