Empolese Valdelsa, polizia municipale e Unione tornano al tavolo

15 febbraio 2024 | 19:05
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Empolese Valdelsa, polizia municipale e Unione tornano al tavolo

Si tratta di un aggiornamento sulla trattativa

Si siederanno di nuovo allo stesso tavolo martedì 20 febbraio le rappresentanze sindacali della polizia municipale dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa ed i vertici politici dell’ente. L’ultima volta era finita con una porta sbattuta e una trattativa iniziata e subito interrotta, e con uno sciopero prima indetto e poi revocato.

Ora la lunga querelle si arricchisce di una nuova puntata con l’auspicio, crediamo, da parte di tutti gli attori, che possa ovviamente essere quella decisiva. La polizia municipale attende infatti ancora risposte, e per questo ha chiesto un incontro sull’esito del quale il giorno 22 febbraio riferirà nel corso dell’assemblea al personale. Le criticità dovute alla carenza di personale si fanno sempre più sentire, e trascorsi quasi due mesi dalla conclusione del concorso per due posti di agente ed uno di ufficiale nei vari distretti territoriali facce nuove non se ne vedono. Anche se si tratta di un incontro generico, ossia di un aggiornamento sulla trattativa, è lecito pensare che uno degli argomenti su cui spinge sull’acceleratore la rappresentanza sindacale unitaria che si è ricompattata dopo la spaccatura dello sciopero si, sciopero no, per il 10 dicembre scorso, sia quello della carenza di personale, oltre alla richiesta di applicazione del contratto decentrato.

I numeri sono infatti impietosi. Rispetto all’organico del gennaio 2013 che vedeva ben 112 unità quando la municipale dell’Unione dei Comuni ha mosso i primi passi, oggi si parla di 78 effettivi con l’obiettivo dell’ente di piazza della Vittoria di raggiungere quota 105, modificata di recente a 96 unità, grazie ad una serie di assunzioni dalle graduatorie concorsuali suddette spalmate entro il 2024. Un’eventualità che a questo punto diventa l’obiettivo principale della rappresentanza sindacale unitaria che al riguardo si aspetta risposte precise dall’incontro fissato per 22 febbraio da parte dei vertici dell’Unione anche per far decollare in maniera sistematica ed organica quel progetto di riorganizzazione dei distretti territoriali già messo nero su bianco che a causa proprio della carenza di personale rischia di diventare inapplicabile per determinate realtà che non dispongono ancora di personale necessario per far fronte a tutte le richieste di intervento.