Lutto nel mondo della politica per la scomparsa di Giuseppe Matulli

L’ex parlamentare è stato anche vicesindaco a Firenze, sindaco a Marradi e assessore a Scandicci
È lutto nel mondo della politica per la morte di Giuseppe Matulli, 86 anni, parlamentare, amministratore, docente dalle lunga esperienza politica che nella sua vita ha alternato la responsabilità nelle amministrazioni locali. E’ stato vicesindaco a Firenze, sindaco a Marradi, assessore a Scandicci.
“Con immenso dispiacere ho appreso della morte dell’amico Beppe Matulli. È stato un politico di rango, ha servito la Repubblica italiana, il Comune di Firenze e il suo paese di origine, Marradi, sempre con grande capacità politica e passione. Lo stesso spirito con cui ha formato una generazione di giovani stimolandoli all’impegno civile e politico, dando vita al Centro Toscano di Documentazione Politica – commenta il sindaco Dario Nardella appresa la notizia -. Negli ultimi anni abbiamo apprezzato il suo lavoro alla presidenza dell’Istituto storico della Resistenza e anche per questo ricordiamo i suoi interventi nelle celebrazioni della liberazione di Firenze, all’insegna dell’alto tenore culturale e intrisi di valori democratici. Ai familiari esprimo il cordoglio mio e dell’intera amministrazione di Palazzo Vecchio. Ciao Beppe, grazie per il servizio incessante che hai reso con passione a tutta la nostra comunità”.
“Con Beppe Matulli se ne va un uomo da cui ho tratto tanti e bellissimi insegnamenti. Se ne va un politico di cui mi ha sempre colpito la grande forza ideale che era capace di calare nella concretezza dell’amministrare, dando a questa una visione sempre a favore della cittadinanza – così il presidente Eugenio Giani, addolorato, appresa la scomparsa di Giuseppe Matulli -. L’impegno come consigliere regionale, l’impegno in Parlamento e al ministero della Pubblica Istruzione, il contributo fondamentale nell’attività politica negli organi regionali e nazionali della Democrazia Cristiana prima, e del Partito Democratico poi, gli incarichi nelle associazioni antifasciste e come presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza. L’ho conosciuto meglio e più profondamente durante gli anni in cui siamo stati insieme nella giunta del Comune di Firenze guidata da Leonardo Domenici. Beppe era vicesindaco, e lì ho potuto apprezzarne la grande visione di modernizzazione che aveva della città. Con lui è andata avanti un’opera a me molto cara, la tramvia Firenze-Scandicci, i cui progetti erano stati finanziati quando ero assessore alla mobilità. Accanto alla cultura del buon governo, Beppe poneva sempre il suo profondo ideale legato all’antifascismo e all’impegno dei cattolici popolari. Espressione del mondo cattolico progressista che a Firenze ha avuto figure come, oltre a Giorgio la Pira, padre Ernesto Balducci, portatori illuminati del cattolicesimo radicato nella società civile, Matulli si è posto come leader carismatico della sinistra cattolica formando tanti allievi. Beppe aveva i piedi ben piantati per terra e lo sguardo lanciato oltre e in alto, e da questa sua posizione non ha mai smesso di dare il proprio contributo alla politica, fino all’ultimo periodo della sua vita, accettando la carica di assessore a Scandicci e portando avanti sempre il suo impegno nelle associazioni antifasciste e come presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza. Per tutto questo lo ringrazio e mi stringo ai familiari esprimendo le condoglianze di tutta la giunta toscana”.
“Oggi ci ha lasciati Beppe Matulli. Mi ha insegnato l’impegno, la bella politica, il rispetto per le istituzioni, il valore della storia, l’importanza delle idee – le parole della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi nel giorno della scomparsa di Giuseppe Matulli. “Beppe – prosegue Saccardi- ha servito il suo Paese in tanti ruoli e ha trasmesso a tanti giovani passione e sogni. Lo porterò sempre con me e lo ritroverò ogni volta in cui la politica si alza dalla banalità e prova a volare alto e a disegnare il futuro. Beppe ha servito il suo Paese in tanti ruoli e ha trasmesso a tanti giovani passione e sogni. Lo porterò sempre con me e lo ritroverò ogni volta in cui la politica si alza dalla banalità e prova a volare alto e a disegnare il futuro”.
“Con Giuseppe Matulli se ne va un politico lungimirante e un amministratore concreto, che si è sempre messo a servizio della cittadinanza. Tutta la comunità democratica toscana si stringe attorno alla famiglia e ai cari. L’impegno, la passione e la visione di Beppe ci accompagneranno in tante battaglie”, così Emiliano Fossi, segretario del Pd Toscana.
“È con profondo dolore che ho appreso la notizia della scomparsa di Beppe Matulli; cattolico democratico al servizio della sua comunità, servitore della Repubblica, politico intelligente e autentico, un vero amico – le parole di Rosy Bindi,presidente del Comitato per il Centenario della nascita di don Lorenzo Milani -. L’ho incontrato tante volte e ne ho sempre apprezzato la dedizione al suo territorio e l’acume politico. Componente autorevole del Comitato per il centenario della nascita di don Milani, fino a pochi giorni fa ha partecipato attivamente ad organizzarne il ricordo. Aveva conosciuto il priore a Barbiana e con lui ha lavorato da giovane ricercatore, assimilandone la lezione. Il Signore lo accolga nella Sua Pace. A nome del Comitato nazionale esprimo la mia vicinanza alla famiglia e alla sua comunità”.
“Ho avuto la fortuna – dice Rosa Maria Di Giorgi, onorevole di Italia Viva – di lavorare con Giuseppe Matulli nella giunta guidata dal sindaco Domenici. Matulli era insieme un amministratore esperto e una persona ricca di umanità. Qualità che lo hanno reso insostituibile in tutti i ruoli che ha ricoperto. Abbiamo condiviso l’appartenenza alla Margherita di cui siamo stati entrambi fondatori. Ricordo in particolar modo la sua saggezza e la sua capacità di ascolto che ne facevano un punto di riferimento costante. Il suo impegno civile non è mai venuto meno, fino alla presidenza dell’Istituto Storico della Resistenza Toscano, ruolo che ha condotto con passione e rigore democratico”.
“Per Giuseppe Matulli l’impegno per i valori della nostra Costituzione è stato l’impegno di tutta una vita, la Memoria non era mera celebrazione ma costruzione di un futuro migliore, per un Paese migliore. Oggi ci lascia un uomo che ha dato molto alla democrazia, dentro e fuori le istituzioni”. Alessandra Nardini, assessora all’istruzione, formazione, lavoro, cultura della Memoria, ricorda così Giuseppe Matulli nel giorno della sua scomparsa.
“Da assessora regionale, in questi anni, ho avuto modo di conoscere più da vicino Beppe Matulli – dice Nardini – nel suo ruolo di presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea e ho sempre vivo il ricordo delle bellissime parole che pronunciò durante l’iniziativa per il Giorno della Memoria 2022 davanti al Memoriale italiano di Auschwitz a Firenze in cui sottolineò l’importanza che ha la Memoria in un Paese che non ha ancora saputo fare fino in fondo in conti con la storia e dove assistiamo al riemergere di pericolosi rigurgiti nazifascisti che invece non dovrebbero trovare posto. Era orgoglioso di una Regione orgogliosamente antifascista, che affonda le proprie radici nei valori che animarono la Resistenza, e ci ha sempre spinti a fare ancora di più. Ecco, questo è l’impegno che a maggior ragione oggi dobbiamo assumerci per onorare al meglio la sua memoria. Ci mancheranno il suo sguardo lucido, la sua profonda e instancabile passione, ci mancherà la sua costante attenzione per gli ultimi, i più deboli e, a questo proposito, voglio ricordare il suo impegno nell’associazione Pantagruel, a difesa dei diritti delle persone detenute. Ci eravamo confrontati sull’importanza della formazione in carcere, per garantire il reinserimento lavorativo delle persone una volta uscite, garantendo loro dignità, quella che solo il lavoro può dare, e evitare le recidive. Esprimo il mio cordoglio e porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia, a tutte e tutti coloro che gli hanno voluto bene, alle amiche e agli amici dell’Istituto Storico Toscano e dell’associazione Pantagruel che perdono una guida straordinaria”.