Quando Sandra Milo era Salvatrice Elena, la bambina di Vicopisano

In provincia di Pisa frequentò le scuole elementari
E’ lutto anche in provincia di Pisa per la morte di Sandra Milo (Salvatrice Elena Greco), 90 anni compiuti lo scorso anno. Non solo perché l’attrice era famosissima, ma anche perché da bambina ha vissuto a Vicopisano.
La musa di Federico Fellini si è spenta nella sua casa di Roma alle 8,25 del mattino di oggi 29 gennaio. Ci ha lasciato serenamente, addormentandosi nel suo letto, “nel modo – racconta la famiglia – in cui ci aveva espressamente richiesto,circondata dal nostro amore e da quello dei suoi amati cani Jim e Lady. Vi chiediamo di rispettare il nostro immenso dolore e di pregare per la sua anima, rivolgendole un pensiero di luce”. Nata nel 1933 a Tunisi da padre siciliano e madre toscana, ha trascorso l’infanzia a Vicopisano dove frequentò le scuole elementari sino alla quarta e da adolescente si è trasferita con la famiglia a Viareggio.
“La notizia – ha detto il sindaco di Vicopisano Matteo Ferrucci a nome della giunta e dell’amministrazione – ci addolora moltissimo, la ricordiamo con lo stesso affetto che ha sempre espresso e riservato per la cittadinanza e per il nostro territorio che amava molto. In particolare con l’indimenticata nostra concittadina Maria Gioconda Rosati con la quale Sandra Milo è sempre rimasta in contatto, fino agli ultimi giorni di vita di Gioconda, venuta a mancare nell’aprile 2021. Proprio grazie a questa profonda amicizia Milo era tornata a Vicopisano in occasione della Festa Medievale del 2019, accompagnata da uno dei figli di Gioconda, Francesco, accolta dall’assessora Fabiola Franchi e dall’Amministrazione oltreché da altre amiche dei tempi in cui aveva vissuto nel borgo e da moltissime persone, di ogni età, che volevano esprimerle ammirazione e applaudirla.
L’attrice si era dimostrata gentile e disponibile con tutti, colpita e commossa dall’accoglienza, fino al lungo abbraccio, colmo di ricordi e sentimenti, con Gioconda con la quale si era ritagliata uno spazio più intimo per rivedere la casa dove abitavano e tornare insieme in quel passato che le aveva viste vicine. ‘come sorelle’, dicevano entrambe.
Ci dispiace tantissimo che non sia stato possibile l’avremmo accolta e riabbracciata con grande gioia. Siamo vicini alla sua famiglia, ai figli Debora, Ciro e Azzurra e anche ai fratelli Tucci, i figli di Gioconda. Anche per loro Sandra era, grazie alla madre, una persona di famiglia, e li ringraziamo per averci permesso di conoscerla così bene e di averla potuta ospitare nei luoghi della sua infanzia”.
