Hanno preso più di 300mila euro di reddito di cittadinanza, ma non gli spettava

Lavoratori “in nero” tra i percettori del beneficio
La guardia di finanza della provincia di Pisa ha scoperto e denunciato alla competente autorità giudiziaria 45 persone che, nel corso del biennio 2022/2023, hanno irregolarmente percepito il reddito di cittadinanza per un importo pari a 309.728 euro.
I controlli hanno preso in esame numerose domande di accesso al Reddito e a seguito di mirati approfondimenti, sono state rilevate omissioni nella dichiarazione di situazioni anagrafiche e reddituali rilevanti ai fini della concessione della misura economica, nonché il mancato possesso del requisito della residenza in Italia oppure il nascondere i redditi dei familiari conviventi.
I finanzieri del gruppo Pisa hanno analizzato le Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica), la cui produzione è funzionale all’ottenimento del beneficio, controllando analiticamente i dati inserti. In altri casi, l’accertamento sul reddito di cittadinanza è stato avviato a seguito di risultanze anomale nell’ambito di controlli fiscali e amministrativi in genere, ad esempio a seguito dell’individuazione di lavoratori “in nero”, in bar, ristoranti o nell’edilizia, poi risultati anche percettori del beneficio.
E’ stato altresì riscontrato che ad aver percepito il reddito di cittadinanza sono stati extra comunitari giunti da poco tempo in Italia, quando il presupposto è la residenza da almeno 10 anni, senza la minima conoscenza della lingua italiana, elemento questo fondamentale per la percezione dell’aiuto economico. In particolare, un richiedente era stato destinatario di misura cautelare, motivo di esclusione, mentre un altro aveva acquistato nei giorni antecedenti alla presentazione della domanda del beneficio un’autovettura nuova, motivo di esclusione.
Tutti le persone individuate sono state denunciate per aver fornito dichiarazioni false e omesso informazioni dovute in sede di richiesta del reddito di cittadinanza.
Oltre alla denuncia alla Procura della Repubblica di Pisa, i percettori sono stati segnalati all’Inps per la revoca del contributo e per il recupero delle somme già erogate.