La “nonna” delle frane resta nel 2023: cantiere in via Montebono

Intervento da terminare entro gennaio
Conto alla rovescia per il ripristino della frana in via Montebono a Torre di Fucecchio. Il lavori, che verranno effettuati da una impresa di Cecina, partiranno infatti il 27 dicembre per essere terminati il 26 gennaio 2024.
L’importo complessivo dell’affidamento ammonta ad euro 56.136,91. Una buona notizia quindi per gli abitanti del posto, delle frazioni, e per tutti i pendolari che utilizzano ogni questa strada che vedranno finalmente eliminati i disagi sofferti a partire da quella domenica pomeriggio del 24 gennaio del 2021 quando si verificò il cedimento della banchina stradale che costrinse l’amministrazione comunale a restringere la carreggiata che restò percorribile a senso unico alternato. Una situazione che in questi quasi tre anni ha messo in apprensione agli abitanti del posto ed i pendolari, perché quel tratto di circa una trentina di metri a ridosso di una curva ha sempre rappresentato un potenziale pericolo.
Non sono ovviamente mancate le proteste e le polemiche e l’azione costante di denuncia di questa situazione di precarietà, comune ad altre, sempre nelle frazioni, come ad esempio a suo tempo per Poggio Taccino e via Ramoni, da parte del Comitato per la sicurezza tutela e valorizzazione delle Cerbaie sempre attento alle problematiche del territorio della vasta area faunistica delle colline fucecchiesi. Dopo Poggio Taccino e via Ramoni, stavolta tocca a via Montebono, la “nonna” delle frane, per usare un termine paliesco, nel senso di quella che vanta la maggiore anzianità per essere ripristinata. Potranno esserci disagi nella prima settimana di lavoro dal 27 dicembre al 7 di gennaio, comunque coincidente con la chiusura delle scuole, quando in quel tratto, a partire dal civico 1 all’incrocio con via Ramoni, la circolazione sarà interdetta.
Dal giorno successivo fino alla conclusione dei lavori il traffico procederà, come adesso, a senso unico alternato. L’intervento non dovrebbe risultare particolarmente invasivo in quanto non comporta né sbancamenti e né rifacimenti del manto stradale. Saranno infissi dei montanti in acciaio in prossimità del ciglio superiore della scarpata e posate a sostengo lastre prefabbricate. Il tutto sarà completato con una gettata che consentirà la risagomatura della scarpa nascondendo l’intervento di sostegno realizzato.