Mani legate e un sacco in testa, fermati due fratelli che avevano lavorato da lui

In tasca avevano il biglietto per volare in Brasile
Sono stati fermati ierii due fratelli sud americani accusati dell’omicidio di Safei Chaikar Kiomars, trovato senza vita nel suo appartamento a Novoli, legato e con un sacco in testa.
I due, di 24 e 19 anni, ha spiegato oggi il procuratore fiorentino Filippo Spiezia,erano pronti a fuggire, avendo già comprato i biglietti per tornare nel Paese di origine, il Brasile. Entrambi irregolari, avevano lavorato al banco di bigiotteria della vittima al mercato del Porcellino, sono statibloccati dalla Polaria all’aeroporto di Bologna per un controllo di routine sui passeggeri e riportati a Firenze.
Per loro l’accusa, doppia, è di omicidio volontario aggravato e rapina aggravata. Per domani è fissata l’udienza di convalida del gip.
Da quanto ricostruito il commerciante iraniano sarebbe stato picchiato, e poi è morto per asfissia. “Un’esecuzione efferata che rivela disumanità”, le parole del procuratore: il 72enne sarebbe infatti stato colpito brutalmente, poi legato con le braccia dietro la schiena con del nastro adesivo trasparente che gli è anche stato messo sulla bocca e sugli occhi, e poi soffocato con il sacco in testa.
Per incastrarli sono stati decisivi sia i cellulari che le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, dove sono stati immortalati con gli stessi abiti indossati anche all’aeroporto.