Aggredita da un cane a Corazzano, “C’è chi ha paura ad uscire di casa”. Giglioli assicura provvedimenti

“Non si possono tenere le persone in uno stato di continua preoccupazione”
La terribile sensazione di vedersi arrivare un grosso cane incontro, in aperta campagna. Un brutto episodio che si è concluso con una gamba sanguinante ed una denuncia, che si allinea ad altre fatte in questi anni sempre nella stessa zona.
Stiamo parlando di Corazzano di San Miniato, dove martedì mattina Ilaria Dal Canto, una residente della frazione, si trovava a camminare al confine con il comune di Montaione, nella strada sterrata che da via Zara prende in direzione per Collegalli e gira, prima, verso Fornacino. “Ero comunque vicino ad un centro abitato quando è successo. Una zona che conosco molto bene e dove vado spesso, in via Forni – racconta la donna –. Sono abituata a questo genere di situazioni, che purtroppo a Corazzano conosciamo tutti molto bene perché capitano spesso. Purtroppo quando mi sono accorta della presenza di un cane sdraiato sulla strada è stato inutile il tentativo di allontanarsi. Era un grosso cane nero, che stava nei pressi di un gregge che abbiamo visto solo dopo io e mio marito, non molto lontano. Mentre mi allontanavo ha cominciato a corrermi incontro e mi ha morso alla gamba. Alla fine i cani erano due. Ho cercato di mantenere la calma ma lo spavento è stato tanto”.
Situazione dalla quale Ilaria, malgrado la gamba sanguinante, è riuscita a uscire. Chiamato il marito, insieme si sono allontanati, non prima di aver cercato di risalire al proprietario del gregge. “Ci siamo accorti delle pecore solo dopo, ci sono state segnalate, vicino ad un rudere non molto distanti – racconta –. In paese tutti conoscono questa situazione e continuamente le persone della frazione ci devono fare i conti. C’è chi ha paura ad uscire di casa, anche perché alcuni dei cani utilizzati per badare al gregge sono tenuti in condizioni di semi randagismo. Alcuni si sono riprodotti e sono pericolosi per chiunque si avvicini. I tanti cartelli disseminati nella zona che spiegano come comportarsi non sono affatto sufficienti”. I cani da pastore hanno probabilmente scambiato la donna per un pericolo per il gregge, in una zona dove da molti anni è presente un allevatore al centro di numerose segnalazioni.
L’episodio infatti non è isolato. Due estati fa, infatti, fu un ciclista di passaggio a rimanere coinvolto in un episodio simile. Anche in quel caso c’erano cani poi ricondotti ad un gregge di passaggio che stavano proteggendo. “Ho fatto denuncia, ma la speranza è che non cada ancora una volta nel vuoto – continua Ilaria – le istituzioni sono a conoscenza della pericolosità di questa situazione perché in passato hanno imposto l’obbligo di museruola per questi cani. Ma ormai non sappiamo più nemmeno quali siano di effettiva proprietà del pastore e quali randagi“. L’ordinanza per il mantenimento della museruola, in questo specifico caso, non è peraltro in vigore: il fatto è avvenuto appena fuori i confini comunali di San Miniato.
Della questione, adesso, si stanno occupando sindaco e polizia municipale. “L’ordinanza è del 2022 e pensavamo che in qualche modo avesse funto da deterrente, perché dopo l’episodio del ciclista non ci erano arrivate altre segnalazioni – spiega il primo cittadino di San Miniato Simone Giglioli –. Sono stati effettuati dei controlli, sia da parte del comune sia da parte di Asl, che è stata attenzionata. La persona in questione in passato aveva cominciato a portare fuori le pecore con altri cani più mansueti. Ad una prima verifica, in questi giorni, stiamo venendo a conoscenza di altri episodi che non hanno portato a denuncia, ma che meritano attenzione”. Probabile, a breve, un incontro con il pastore in questione. “Siamo a conoscenza della problematica legate alla presenza di lupi nella zona – continua Giglioli –. Ma non è possibile tenere le persone in uno stato di continua preoccupazione in una zona molto frequentata da passanti e scelta da molti per l’attività fisica e le passeggiate. Dovremo prendere provvedimenti”.