“Non ha potuto evitarlo” e fu travolto da un cinghiale: sarà risarcito dalla Regione

Il tribunale di Firenze ha ritenuto l’Ente responsabile del danno causato dall’animale selvatico in quell’occazione. Assolto il Comune
La Regione Toscana dovrà risarcire per oltre 12mila euro l’automobilista che nella notte del 28 giungo 2019 venne travolto da un cinghiale mentre si trovava a bordo della sua Mercedes Classe A lungo via Fontevivo a San Miniato. L’episodio fu abbastanza violento l’uomo si stava spostando da San Miniato centro storico verso San Miniato Basso, quando dalla vegetazione spuntò un cinghiale che travolse la sua auto. L’animale morì sul colpo, ma l’auto andò fuori controllo, arrestò la sua corsa ben oltre il punto di impatto e riportò danni ingenti. Sul posto intervennero anche i carabinieri della compagnia di San Miniato che fecero i rilievi del caso scattando anche delle foto, che poi si sono rivelate utili durante la causa civile, che una carrozzeria del territorio, dopo aver rilevato l’auto danneggiata dal proprietario, ha intentato per essere risarcita del danno dalla Regione Toscana. La stessa Regione e il Comune di San Miniato per altro in via stragiudiziale avevano rigettato ogni richiesta risarcitoria.
Il tribunale civile di Firenze alla fine ha dato ragione all’automobilista, quindi alla carrozzeria, nuova proprietaria dell’automobile danneggiata, rigettando inoltre il tentativo della Regione di scaricare la responsabilità della vicenda sul comune di San Miniato per non aver adempiuto a segnalare la presenza di animali vaganti su quella strada, cosa che non era dovuta al tempo dei fatti.
Alla fine il municipio della Rocca è stato sollevato da ogni responsabilità. Il tribunale infatti, anche sulla base della testimonianza rese dal comandante della polizia municipale di San MiniatoDario Pancanti in qualità di esperto della situazione di quella strada, ha ritenuto che l’automobilista non avrebbe potuto evitare l’impatto con l’animale. Il tribunale infatti, nel valutare la situazione, ha valutato determinate la sentenza della Cassazione con cui viene ribadito che per quanto la fauna selvatica sia un bene indisponibile dello Stato, attribuisce alle Regione a statuto ordinario il potere di emanare norme relative alla tutela e alla gestione della selvaggina.
Ne consegue che la Regione rimane quindi responsabile dei danni che gli animali selvatici vanno a causare a cose e persone, e per tanto è obbligata al risarcimento una volta che la controparte abbia dimostrato di non poter evitare l’animale selvatico per la natura della strada e la dinamica del sinistro. Proprio in quest’ultima parte, determinante è stata la testimonianza del comandate Pancanti. Inoltre, a far pendere la bilancia della giustizia dalla parte dell’attore della causa, ha contribuito il fatto che il sovrannumero di cinghiali nella zona di San Miniato è cosa nota almeno dal 2015, come dimostrano le varie campagne stampa e le proteste degli agricoltori per i danni causati dagli ungulati.