“L’acqua ha riaperto una vecchia ferita”, il progetto mai decollato per mettere in sicurezza via Vallebuia

Se ne parlò dopo l’esondazione di dicembre 2014
L’esondazione del rio Vallebuia a Botteghe di Fucecchio ha riaperto negli abitanti del luogo una vecchia ferita. Garage e scantinati allagati di nuovo ad inizio novembre, come del resto avvenuto nella zona adiacente il rio di Fucecchio, oltre agli ingenti danni subiti, hanno fatto tornare alla mente brutti ricordi del passato che gli abitanti del posto pensavano aver archiviato nella memoria, anche perché riguardo all’esondazione targata dicembre 2014 ci furono rassicurazioni pubbliche riguardo alla mitigazione del rischio idraulico in via Vallebuia.
Fu infatti l’attuale sindaco, Alessio Spinelli, al secondo anno del suo primo mandato, a spendere parole confortanti il 14 gennaio 2015 (fonte met città metropolitana Firenze) a seguito dell’esondazione avvenuta il 27 di dicembre del 2014 quando le acque provenienti dalle colline, non riuscendo a defluire, invasero la sede stradale. E mentre gli operai del Comune nei giorni successivi erano impegnati in un intervento di ricavatura delle fosse lungo il Rio, da Firenze arrivò una buona notizia che proprio Spinelli annunciò pubblicamente attraverso i canali istituzionali: “Finalmente è in arrivo il finanziamento per lo studio di fattibilità e la progettazione della cassa di laminazione – furono le parole testuali – che metterà in sicurezza l’intera zona. L’intervento è considerato prioritario anche dall’Autorità di Bacino dell’Arno e questo ci dovrebbe mettere al riparo da eventuali sorprese.
L’inserimento dell’opera nel documento regionale per la difesa del suolo, di fatto, sbloccherà l’intero iter dandoci così la possibilità di ipotizzare la realizzazione dell’invaso già nel 2016. E’ un’opera assolutamente necessaria; io stesso mi sono fatto portavoce del disagio e del timore delle famiglie che vivono a Botteghe e che ogni inverno temono l’esondazione del Rio. Purtroppo la legge 79/2012 – proseguiva Spinelli nel suo intervento – che limita alle sole manutenzioni ordinarie le opere che possono essere realizzate in autonomia dai consorzi di bonifica, ha rallentato le procedure. E’ stato necessario attendere il benestare della Regione ed il relativo cofinanziamento. Adesso con l’acquisto del terreno su cui dovrà nascere la cassa di laminazione e con la sottoscrizione del protocollo di intesa tra Comune e Consorzio di Bonifica del Basso Valdarno, nel quale è confluito il Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio, i tasselli sono tutti a posto. Nel corso del 2015 sarà progettata l’opera e successivamente si passerà alla realizzazione”. In attesa di questo importante intervento concluse Spinelli “il Comune ed il Consorzio cercheranno di effettuare tutte quelle operazioni di pulitura dei terreni e fossi che comunque possono ridurre il rischio di allagamenti”.
Nei giorni scorsi, sempre il primo cittadino ha precisato che erano stati inseriti dal Comune nei bandi per accedere ai fondi del Pnrr due progetti già pronti per la realizzazione di due casse di esondazione per il rio di Fucecchio e quello di Vallebuaia che però non sono stati finanziati. Ritornando alla volontà dell’amministrazione comunale per la messa in sicurezza di via Vallebuia targata 2015, il progetto iniziale non è mai decollato, e l’auspicio degli abitanti del luogo è che presto venga riesaminato e tradotto nella realtà, perché poi alla fine, quello che conta per gli alluvionati, non è quello viene detto, ma quello che viene fatto.