Fuori casa almeno fino a Natale, chiusi distretto sanitario e la strada per Ponte alla Navetta



A San Miniato, il semaforo tornerà in funzione da venerdì, fermi anche gli ascensori del Cencione
Sono ancora Santa Maria a Monte e San Miniato i comuni in cui, dopo i forti temporali dei giorni scorsi, permangono le situazioni più critiche ed è più lento il ritorno alla normalità. Per quanto riguarda il territorio santamariammontese, è chiuso per adesso il distretto sanitario, che nei giorni di pioggia più intensa ha subito vari ingressi di acqua, sia dal tetto che dalla strada, riportando problemi anche alla rete telefonica.
“Abbiamo già sollecitato Telecom – fanno sapere dall’Asl Toscana Nord Ovest –. L’alluvione ha danneggiato alcuni pannelli del soffitto che dovrebbero essere sostituiti a brevissimo. Non abbiamo ancora la data esatta della riapertura”. Fino a nuovo ordine quindi il punto di riferimento sanitario per il comune resta il distretto di Bientina. La distribuzione dei nuovi kit Geofor, che da calendario in queste settimane per il capoluogo doveva avvenire proprio al distretto di via San Michele, è stata spostata in un locale al piano terra del palazzo comunale: giovedì, venerdì, sabato dalle ore 10 alle 13 e martedì e mercoledì dalle 15 alle 18. Sempre nel comune, restano chiuse via Costa nel capoluogo e via Repubblica a Montecalvoli.
Proprio nella frazione di Montecalvoli abbiamo la situazione più critica. Nove infatti, ad oggi, sono le famiglie ancora fuori casa, evacuate formalmente sabato: di queste, 7 si sono organizzate autonomamente, mentre le altre sono state alloggiate in sistemazioni predisposte dall’amministrazione comunale. La situazione più critica a Montecalvoli, dove tutte le abitazioni del medesimo tratto di strada, in via Lungomonte dal civico 296 al 316, sono state liberate in attesa dei rilievi geologici sulla collina retrostante, che con numerosi movimenti franosi apparsi dopo la notte fra giovedì e venerdì minaccia di addossarsi agli edifici. “Qui non abbiamo visto nessuno del Comune quando stava succedendo il finimondo e chiamavamo – è lo sfogo di Fabio Barsotti, uno dei residenti del quartiere costretto a lasciare la sua casa, oggi sistemato dai parenti vicini, in un’abitazione agibile –. I vigili del fuoco che abbiamo chiamato noi sono venuti a fare i rilievi e tramite il prefetto sabato ci è stato detto di abbandonare le case, che forse rivedremo a Natale”.
Si dovrà attendere almeno la metà della settimana prossima invece per ricominciare a passare dalla SP5, la via Francesca che da Montecalvoli di Santa Maria a Monte porta a Ponte alla Navetta, a Calcinaia e a Pontedera. La frana venuta già nei giorni scorsi in occasione dei forti temporali, un punto molto fragile che negli anni scorsi è già stato oggetto di cedimenti e lungi lavori di ripristino, anche questa volta non è un fenomeno da sottovalutare e necessiterà di lavori di consolidamento. “Al momento sono in corso il taglio degli alberi pericolanti e le rimozioni, oltre alla movimentazione della terra. Gli operatori contano di terminare entro il fine settimana – spiega il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori –. Poi verranno installati i new jersey: questi consentiranno, ragionevolmente verso la metà della prossima settimana, di riaprire la strada a doppio senso di circolazione. In caso di meteo avverso i tempi potrebbero slittare. La fase successiva prevede una taglio della vegetazione più ampio per accedere all’area e effettuare i controlli del caso per la predisposizione del progetto”. “Nel frattempo – continua Angori –, con i lavori in corso, sarà emessa una nuova ordinanza di chiusura per frana che riduce il tratto chiuso”. Una cosa, quest’ultima, non di poco conto, perché strettamente collegata con la situazione che insiste anche sulle abitazioni di Montecalvoli interessate dalla frana di accedere agevolmente.
San Miniato
Criticità permangono anche all’ombra della Rocca, dove le aziende coinvolte dagli allagamenti sono ripartite tutte tranne il panificio Colangelo a La Catena. “Le famiglie sfollate di piazza Spalletti sono rientrate tutte negli alloggi – spiega il primo cittadino –. L’intervento di ripristino dell’argine del rio San Bartolomeo è quasi concluso. Gli smottamenti vari sono risolti e la viabilità quasi tutta ripristinata. Permane la brutta frana, con oltre 100 metri di fronte, in via Catena, vicino la caserma della della Guardia di Finanza che attualmente ha la strada percorribile solo su senso unico alternato”.
Rimangono da ripristinare anche gli ascensori del Cencione. Molte, ieri ed oggi, le critiche e le richieste di intervento dei cittadini a La Serra, dove tanti residenti denunciano problemi di linea telefonica e non solo. Questioni portate in queste ore alla ribalta anche dalla consigliera di Cambiamenti Manola Guazzini, che proprio a La Serra è residente. “I cittadini di Ponte a Egola e La Serra da giorni e giorni devono convivere con l’assoluta mancanza di linea telefonica. E’ inutile che ci si affidi alle singole segnalazioni, è il primo cittadino che deve farsi carico della cosa ed essere portavoce con le compagnie, per un ripristino celere del servizio – denuncia la consigliera –. Così come non è possibile stare giorni e giorni a Ponte a Egola senza col semaforo più centrale della frazione spento. Ci sono stati già incidenti, cosa aspetta l’amministrazione a intervenire? In Valdegola ci sono poche, fondamentali e piccole attività commerciali che oltre a rappresentare un punto di riferimento per la popolazione da giorni e giorni hanno problemi con il pos e la trasmissione all’Agenzia delle Entrate.
L’amministrazione non dovrebbe schermarsi con i cittadini ma essere in prima linea. Solo così è possibile avere interventi veloci”. Al semaforo fra via Diaz e via Curtatone proprio in questi ultimi giorni sono stati segnalati già almeno tre incidenti. “Verrà ripristinato venerdì con l’arrivo della nuova centralina – assicura il primo cittadino –. Altra cosa che non funziona l’antenna cellulari a La Serra, che sappiamo stia creando disservizio, sono in contatto con Tim e ci stanno lavorando, ma è andata sott’acqua la centralina”.