Lutto nel mondo della politica per la morte di Anna Romei. Nardini: “Perdiamo un esempio prezioso”

L'assessora regionale: "Resterà un punto di riferimento importante per per noi donne impegnate nelle istituzioni"

“Con Anna Romei perdiamo un esempio prezioso di come le donne possono davvero fare la differenza nelle istituzioni”.

Così in una nota l’assessora regionale della Toscana Alessandra Nardini esprime il proprio cordoglio per la morte di Anna Romei, già assessora del Comune di Cascina e della Provincia di Pisa, deceduta stasera (7 novembre) all’età di 68 anni. Nata ad Alghero e vissuta in Emilia e Garfagnana, a Pisa ha frequentato il liceo Galilei. E’ stata anche autrice di libri fra cui L’ordine apparente e Il giardino degli oleandri.

“Anna Romei era femminista nel pensiero e nelle azioni e la ferma volontà di garantire reali pari opportunità è stata un faro del suo agire da amministratrice, prima come assessora a Cascina, poi come assessora provinciale con deleghe, tra le altre, alle politiche del lavoro e alle pari opportunità tra il 2004 e il 2014. L’ho conosciuta proprio in quel ruolo, quando io ero una giovanissima consigliera comunale con delega alle pari opportunità a Capannoli, e lei venne ad una nostra iniziativa sul bilancio di genere che avevamo potuto realizzare grazie ai fondi della legge regionale 16/2009. Da oggi, ancora di più, ogni volta che penserò alla nostra legge sulla cittadinanza di genere, il pensiero correrà a lei”.

“Voglio anche ricordare come, da assessora al lavoro, fosse profondamente stimata per il suo infaticabile impegno nelle varie crisi aziendali che riguardarono al tempo il nostro territorio, e per la sua reale pratica di concertazione con le parti sociali – prosegue Nardini – Nel ricordarla voglio anche sottolineare un altro tratto del suo impegno: il rafforzamento la rete dei centri per l’impiego nella nostra provincia che aveva portato avanti, sulla cui eredità abbiamo gettato le basi per proseguire la nostra azione in questo senso”.

“Rivolgendole un ricordo commosso, c’è la consapevolezza che la sua figura resta e resterà un punto di riferimento importante per chi si occupa di politiche del lavoro e politiche di genere e, in particolare, per noi donne impegnate nelle istituzioni” conclude l’assessora regionale.

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