A Lajatico il convegno regionale di ProVita e Famiglia

21 ottobre 2023 | 12:47
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A Lajatico il convegno regionale di ProVita e Famiglia

Al teatro comunale relatori ed esperti a confronto domani (22 ottobre) dalle 14,30

Un convegno a Lajatico organizzato da ProVita e Famiglia Onlus Toscana. Si svolgerà al teatro comunale domani (22 ottobre) dalle 14,30 con l’obiettivo di “mettere al centro delle nostre riflessioni la famiglia come valore unico e immutabile che fa bene alla società”. 

“Troppo spesso si parla di famiglia in maniera polemica o inappropriata – spiega la referente regionale Donatella Isca – se ne parla tanto in maniera negativa, si punta il riflettore sulla crisi della famiglia definita tradizionale, si discute di culle vuote, di denatalità, di crisi di valori, si definisce famiglia ogni forma di coabitazione sociale. Importante offrire al pubblico questo momento di riflessione in maniera costruttiva per ragionare sul suo valore, sulla sua importanza, su come la famiglia nonostante le pressioni sociali ed economiche a cui è continuamente sottoposta resiste, perché essa rispecchia un desiderio intimo del cuore dell’uomo, e per un credente questo significa che è fatto a immagine del suo creatore che è un Dio trinitario. La famiglia rappresenta un pilastro essenziale della vita della persona umana e tutti siamo chiamati a custodire questo bene preservandone la vera natura, perché essa educa al rispetto della pari dignità delle persone, le relazioni familiari sono improntate alla gratuità, la famiglia è trampolino di lancio nella vita e paracadute nelle avversità, garantisce e assicura il futuro della società, è fabbrica di speranza, è motore di sviluppo perché fornisce capitale umano necessario per le nostre economie, infine è strumento di protezione contro i centri di potere che possono prevalere sugli individui quando vivono isolati”.

Perchè a Lajatico? – dice Pro Vita – Vogliamo coniugare la bellezza del territorio con l’argomento trattato nel convegno, sfruttando anche la notorietà di questo piccolo centro che ha dato i natali al famoso maestro Bocelli, in più crediamo che dai piccoli centri possano nascere movimenti di speranza e di bene esattamente come è accaduto 2023 anni fa. Bisogna ripartire dal piccolo, come piccola è la famiglia intesa come cellula originaria da cui parte la società. Abbiamo tutti bisogno di una società a misura d’uomo, mentre la velocità, il metaverso, le ideologie ammantate di buonismo ci stanno facendo perdere il contatto con la realtà”.

“La famiglia – conclude la nota – non è un’invenzione dei preti o dei cattolici. È un’esigenza vitale della società. Importante rimettere al centro i ragazzi, il nostro futuro. Abbiamo bisogno di una società in cui i giovani valgano più delle quotazioni in borsa, del costo della benzina, delle pensioni ai dirigenti. Cerchiamo con ogni mezzo di promuovere un modello di società che non sia improntato al tecno consumismo, inquinato da una mentalità utilitaristica, e insegnare il valore del dono e anche del perdono. Dobbiamo restituire ai padri quel ruolo fondamentale che è stato loro sottratto a causa di una progressiva decostruzione della figura paterna, e di una visione distorta della società patriarcale. Per concludere, vogliamo ricordare che la famiglia è anche femmina (dalla stessa radice di fecundus, fecondo) e ha bisogno delle qualità della femminilità: “Nessuno sembra pensare che a una donna possa far piacere, ossia che possa essere per lei fonte di felicità, crescere il suo bambino, preparare da mangiare per la famiglia, accudire i suoi cari, insomma. Magari persino assistere i vecchi genitori. Una donna che desideri farlo, che esprima gioia in queste attività di cura, viene disprezzata, considerata vittima del patriarcato e non quello che è, cioè una donna libera di vivere la sua maternità in una vita dedicata alla sua famiglia””.

I relatori che si avvicenderanno sul palco del teatro comunale di Lajatico consegneranno al pubblico, sull’argomento circa il ruolo della famiglia oggi, diverse chiavi di lettura anche apparentemente antitetiche, pensiamo ad esempio a mercificazione ed educazione, ma tutti convergeranno su un invito alla speranza, infatti il convegno si concluderà con una fiaccolata a significare che si deve mantenere accesa la speranza nei cuori della gente troppo spesso abbattuta e abbruttita da una società sempre più omologata e appiattita verso il basso, che non valorizza realmente l’unicità di ogni persona umana.