Lutto per la morte della ex segretaria della Cgil Toscana, Dalida Angelini

È stata la prima donna a ricoprire il ruolo a livello regionale. Da domani la camera ardente alla Camera del Lavoro di Lucca

Una malattia ha portato via stanotte all’ospedale di Lucca Dalida Angelini, 65enne e già segretaria di Cgil Toscana e prima donna a occupare la carica regionale.

“Siamo straziati dal dolore, perdiamo un’amica, una compagna speciale, una donna che ha dedicato al sindacato la sua vita, sempre dalla parte di lavoratori e lavoratrici, sempre a difesa dei diritti delle donne – sono le parole di Rossano Rossi, segretario generale di Cgil Toscana, a nome di tutta l’organizzazione -. Esprimiamo vicinanza alla sua famiglia, ai suoi cari e a tutti quelli e quelle che le hanno voluto bene e l’hanno apprezzata. Dalida per noi è stata una colonna, era una forza della natura, una militante appassionata, una sindacalista competente che ha ottenuto importanti risultati in qualsiasi carica abbia occupato, fino a diventare una delle personalità più importanti della vita pubblica toscana. Saranno sempre con noi la sua ironia, la sua simpatia, la sua schiettezza, la sua grande umanità, il suo modo pragmatico di risolvere le questioni, il suo essere diretta. Ci lascia un vuoto enorme che proveremo a riempire continuando la nostra attività nel solco e nell’esempio di valori e passioni che ci ha lasciato in eredità. Dalida sarà sempre con noi e non la dimenticheremo mai”.

Nelle prossime ore saranno comunicato i dettagli della camera ardente (che sarà allestita domani dalla mattina alla sera alla Camera del lavoro di Lucca in viale Luporini) e del funerale. I funerali saranno martedì alle 10 a Ripa di Seravezza.

Dalida Angelini, nata a Lucca il 28 novembre 1958, inizia a lavorare nella sua Viareggio prima come impiegata poi come cameriera e bagnina, con presto in tasca la tessera della Cgil. Ed è nel 1981 che comincia il servizio nella Cgil di Viareggio, passando presto all’Ufficio vertenze confederale e poi a quello della Filcams, categoria di cui diventa segretario comprensoriale in Versilia (nel frattempo, si occupa anche dei diritti delle donne nella Commissione femminile). Dopo una esperienza come segretario generale di Filcea, Filtea e Flai, a inizio anni Novanta è la prima donna ad entrare nella segreteria confederale della Cgil di Lucca. Nel 1992 diventa segretario generale della Filcams della Versilia, poi segretario generale della Filcams dell’intera provincia di Lucca: nel 1996 è tra gli artefici del primo capitolato in Italia sugli appalti di servizi, firmato dai sindacati locali con la prefettura di Lucca. Nel 2000 Angelini si sposta dalla Versilia a Firenze, per entrare nella segreteria della Filcams regionale con la delega ad organizzazione ed appalti. Dal 2003 al 2010 occupa la carica di segretario generale della Filcams Toscana: in questo periodo, la categoria supera i 40mila iscritti segnando un risultato regionale mai ottenuto prima. Sempre nel 2010 il salto nella segreteria regionale di Cgil Toscana: nel primo anno si è occupata di politiche sociosanitarie, poi ha ricevuto le deleghe sull’organizzazione. Dal 2015 al 2023 è stata segretaria generale di Cgil Toscana, prima donna ad occupare la carica.

Il cordoglio

“Con Dalida se ne va un esempio di integrità, di impegno e passione, che ha trascinato tutti noi. Sconvolto e profondamente addolorato, mi stringo ai suoi familiari e ai suoi cari ed esprimo le condoglianze di tutta la giunta toscana”. Così il presidente Eugenio Giani alla notizia della scomparsa di Dalida Angelini, ex segretaria regionale della Cgil Toscana.

“Dalida non a caso è stata la prima donna ad occupare la carica di segretario della Cgil Toscana – prosegue Giani – con la forza dell’ascolto e poi dell’azione, caratteristiche che le donne sono particolarmente brave a mettere in campo, ha guidato il sindacato con determinazione e un forte senso di responsabilità e collegialità, altra dote, quest’ultima, tipicamente femminile.

In questo momento di profondo cordoglio, il mio saluto e il mio grazie a una donna speciale, che ha saputo farsi piccola, come disse lei, di fronte alla grandezza di un compito che ha portato avanti sempre con energica semplicità e con energia semplice, presupposti fondamentali di una leader che ha voluto e saputo lavorare bene “insieme” a tutti noi”.

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