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Cronaca
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Fallimenti pilotati dal finto commercialista con lo studio a Fucecchio

27 settembre 2023 | 11:11
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Fallimenti pilotati dal finto commercialista con lo studio a Fucecchio

Sequestro di circa un milione di euro

Fallimenti pilotati da un finto commercialista di Pontedera, ma con uno studio a Fuceccio: 5 arresti e sequestro di circa un milione di euro in Toscana, Lazio, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Calabria. Ai Domiciliari anche un fucecchiese, uno dei due ritenuti prestanome di professione.

Nella giornata di ieri i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, nell’ambito di una più ampia inchiesta che allo stato vede indagati 22 soggetti (tra loro un 60enne di San Miniato e un 70enne di Santa Croce, tutti a piede libero) e circa altrettante società, hanno dato esecuzione a una ordinanza restrittiva della libertà personale di cui una in carcere e 4 agli arresti domiciliari nei confronti di persone fisiche che a vario titolo si sono rese responsabili di delitti di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Contestualmente, i finanzieri fiorentini hanno eseguito numerose perquisizioni nella città metropolitana di Firenzee nelle province di Livorno, Milano, Reggio Calabria, Lucca, Pisa, Pordenone, Roma e Frosinone.

L’articolata indagine svolta dal II Nucleo Operativo Metropolitano di Firenze, anche attraverso indagini tecniche, ha permesso di acclarare un collaudato e pluriennale sistema delinquenziale, gestito da una famiglia toscana. Dalle attività info investigative poste in essere è stato possibile rilevare come i principali indagati, attraverso prestanome e con la collaborazione di consulenti che esercitavano abusivamente la professione di dottore commercialista rilevavano, intestandole fittiziamente a “teste di legno”, società gravate da consistenti debiti sia commerciali che erariali, permettendo così ai reali proprietari di evitare conseguenze civili e penali e di sottrarsi al pagamento delle imposte. Infatti, in alcuni casi, le società restavano inattive e venivano svuotate dei propri asset principali, in altri continuavano ad operare gestite dai vecchi proprietari e in altri ancora venivano utilizzate solo per emettere fatture e far circolare denaro tra le varie società di “famiglia”.

Contestualmente all’esecuzione degli arresti è stato eseguito il sequestro finalizzato alla confisca diretta di 3 immobili siti nel comune di Reggio Calabria del valore di  750mila euro, nonché il sequestro preventivo per equivalente pari a 106.651 euro nei confronti di 3 persone fisiche per i delitti di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, bancarotta fraudolenta e cagionamento doloso del dissesto.