Incidente sull’Aurelia, indagini sul guard rail

Possibile l'autopsia sul corpo di Giovanni

Non è ancora il tempo di riposare in pace. Monica Rosi e Giovanni Cardinali, la coppia residente a Molino d’Egola morta in seguito a un terribile incidente successo domenica scorsa sull’Aurelia, resta nell’obitorio dell’ospedale della Misericordia a Siena, a disposizione della Procura. Potrebbe essere riconsegnato alla famiglia già oggi il corpo di Monica, mentre pare probabile l’autopsia sul corpo di Giovanni, per escludere un malore o altre cause che possano aver determinato la perdita di controllo dell’auto.

L’auto sulla quale viaggiavano in un caldo pomeriggio d’estate infatti, secondo chi indaga, per qualche ragione (non è esclusa una distrazione) avrebbe messo la ruota sulla parte bassa del guard rail, che avrebbe fatto da trampolino facendola ribaltare più volte fino al tragico epilogo: lo scontro contro il pino posto oltre la barriera di sicurezza a Gavorrano. Una barriera che potrebbe non aver fatto il suo lavoro:  era stato infatti sostituito di recente con una tipologia più moderna, che avrebbe dovuto evitare il ribaltamento dell’auto in caso di impatto. In quell’occasione era stato sistemato anche il manto stradale.

Quel tratto di guard rail, dal quale ora si vede il nastro bianco e rosso, è stato posto sotto sequestro dalla Stradale proprio per capire se in qualche modo può aver contribuito all’esito mortale dell’incidente. In quella porzione di strada non ci sono telecamere e quindi ogni indizio è utile alla ricostruzione della dinamica.