0
Non rispondeva al telefono e allora sono andati a cercarlo a casa. Quando i soccorritori sono entrati, per Marco Melai, 76 anni, di Santa Croce sull’Arno, non c’era ormai più niente da fare. Le cause della morte sono ancora da accertare ma la notizia si è presto diffusa.
A Santa Croce sull’Arno infatti, era molto conosciuto con il soprannome di Libais, come si chiamava il padre. Dal padre aveva ripreso anche la passione per la Cuoiopelli, di cui è stato vicepresidente. Un lutto improvviso quello che questa mattina, 17 agosto, ha colpito la comunità di Santa Croce e tanti amici della Cuoiopelli.
Secondo le prime ricostruzioni la causa della morte sarebbe da attribuire ad un improvviso malore, che avrebbe colpito l’uomo mentre era in casa, solo. “Libo” questa mattina ha messo in allarme amici e vicini perché non rispondeva al citofono. Sul posto sono giunti anche i carabinieri, fino a quando l’apertura della porta non ha lasciato dubbi sul triste epilogo della vicenda.
Ex ragioniere, da tempo in pensione, da decenni era nelle dirigenze del calcio santacrocese, sin dai tempi dell’Asd Pelli Santa Croce. Pochi giorni fa aveva presenziato agli allenamenti in vista della ripartenza del campionato di Eccellenza dei biancorossi. Il presidente della società Claudio Pagni lo ricorda con affetto: “Lo avevo incrociato in paese proprio ieri con il cane, è stata una scomparsa improvvisa. Da quest’anno ricopriva la carica di presidente ma era da tempo legato agli Amatori”.
Lo si poteva incontrare con il cane al guinzaglio a passeggio. Chi lo conosce lo ricorda come un uomo buono, che salutava sempre.