Cade nella vasca di depurazione: Alberto è morto a soli 44 anni, grave il collega
Trasportato con l’elisoccorso Pegaso l’altro ferito
Le cause e la dinamica dell’incidente sono ancora tutte da ricostruire. Nel pomeriggio di oggi 9 agosto, prima delle 16 però, due persone sono cadute in una vasca di depurazione in quel momento vuota nell’impianto di via del Bosco a Santa Croce sull’Arno. Uno dei due uomini purtroppo, nonostante i soccorsi subito attivati, è morto. Si tratta di un operaio di 44 anni di Pontedera, nato e cresciuto a Corazzano di San Miniato, Alberto Fontanelli, sposato con un’altra dipendente di Aquarno e padre.
Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco e la polizia municipale, oltre ai carabinieri e agli addetti della medicina del lavoro. Il personale sanitario, arrivato con 4 mezzi di soccorso, ha allertato anche l’elisoccorso Pegaso che ha trasferito all’ospedale di Pisa l’altro ferito.
Secondo quanto possibile finora ricostruire, i due operai stavano facendo dei lavori di manutenzione o pulizia a una delle numerose vasche dell’impianto quando sarebbero caduti. Al momento nessuna ipotesi è stata scartata: potrebbero essere caduti a causa di esalazione di un qualche prodotto, tanto che sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco del nucleo Nbcr (nucleare biologico chimico radiologico).
L’ipotesi più accreditata al momento, però, è che il 44enne sia scivolato mentre con il collega erano impegnati in quota nello smontaggio della copertura di una vasca di ispessimento fanghi e il collega abbia provato a trattenerlo per le gambe, finendo anche lui a terra. Il rumore ha spaventato un altro collega, che ha fatto subito scattare l’allarme, anche lui assistito dai soccorritori arrivati sul posto.
Le operazioni all’interno dello stabilimento sono durate ore, ore in cui si è temuto e sperato. Quando la barella arancione con la coperta termica è salita dalla vasca per essere caricata in elisoccorso, si è accesa la speranza, ma poi la seconda barella non è più uscita. A far spegnere ogni preghiera è stato l’ingresso, a metà pomeriggio, dei mezzi delle onoranze funebri nello stabilimento di via del Bosco. Un macabro segnale che ha dato il via alle lacrime, ancora prima che le notizie ufficiali trapelassero. Alberto era morto, forse già da ore, forse appena qualche minuto dopo essere caduto. Con il collega a vegliarlo, sofferente e in pericolo di vita anche lui.