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Cronaca
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Pedaggio in FiPiLi: emendamento 5 Stelle al Piano, contraria la lega

26 luglio 2023 | 16:56
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Pedaggio in FiPiLi: emendamento 5 Stelle al Piano, contraria la lega

La replica di Giani: “Non c’è alternativa, dobbiamo tutelare l’interesse generale”

“Il progetto di Toscana Strade punta ad arrivare a una gestione della FiPiLi più adeguata da un punto di vista della quotidianità, senza dove rincorrere i cantieri perché si scopre che un pilone è in condizioni precarie come è accaduto nel mese di luglio con code chilometriche ad Empoli, e possa realizzare la corsia di emergenza che non c’è in FiPiLi, e nei tratti possibili la terza corsia ma siccome i soldi alle strade non li danno né il Pnrr, né i fondi europei, o si mette un pedaggio ai tir, o questi lavori non si fanno”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, chiarendo così la sua posizione sul progetto della società che dovrà gestire la “nuova” struttura finanziata dal pedaggio sui mezzi pesanti.

Che convince poco gli “addetti ai lavori”: Assotir ha incontrato tutti i gruppi politici in consiglio regionale, ognuno dei quali, seppur con diverse sfumature avrebbe manifestato perplessità sulla scelta della Giunta e chiesto un rinvio e un supplemento di indagine e riflessione sulla costituzione di Toscana Strade. Anche Fita Cna ribadisce la propria contrarietà e annuncia di aver inviato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato una segnalazione in cui si evidenziano le criticità del progetto. “La scelta della Regione Toscana, senza apportare sostanziali benefici alla viabilità, rischia di destabilizzare non solo l’autotrasporto di merci e persone ma l’intera economia della zona produttiva interessata. Per questo motivo Cna Fita si è appellata all’Agcom e, se necessario, metterà in campo ogni altra iniziativa per ovviare alla sciagurata misura che si intende adottare e che potrebbe fare da pericolosa apripista anche per altre realtà regionali”.

5 stelle

La presidente del gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana Irene Galletti annuncia un emendamento al Piano Regionale di Sviluppo per avviare un confronto in sede istituzionale, come richiesto anche da Assotir. “Dopo la sonora tirata di orecchie della Corte dei Conti riguardo le modalità con cui la giunta regionale gestisce le partecipate, incluso l’invito a ‘fare i compiti a casa’ per rimediare il prossimo anno, riteniamo opportuno frenare l’eccessivo entusiasmo di Giani nel percorso di costituzione della partecipata Toscana Strade.

Non perché non riconosciamo la serietà del problema e la necessità di una soluzione, ma semplicemente perché, al momento, abbiamo solo informazioni limitate riguardo le intenzioni di questa Giunta: sappiamo soltanto che le entrate per questa nuova partecipata potrebbero ammontare a 15 milioni di euro. Non conosciamo i dettagli riguardo alla governance, non sappiamo quanto organico e di quali risorse dovrà disporre per l’avvio. Non si è mai parlato seriamente, se non a colpi di annunci, delle strategie e delle competenze effettive. Infine, cosa più grave, non sono state opportunamente coinvolte le parti interessate in un serio dibattito in sede istituzionale.

Ciò che vogliamo evitare è che per accontentare la propaganda di Giani, che desidera presentarsi ai toscani con una soluzione già pronta in tasca, in futuro tutte le categorie, anche i comuni pendolari, si trovino costretti a pagare il pedaggio a causa di errori di valutazione da parte di chi governa la Regione con questo stile. Quello di cui siamo certi oggi è che la soluzione indicata da Giani avrà un riflesso negativo sull’intero tessuto economico dei territori attraversati dalla Fi Pi Li – visto che i costi del pedaggiamento ricadranno inevitabilmente sui beni trasportati -. Riteniamo improbabile che con quei 15 milioni si possa sostenere la manutenzione ordinaria, la costruzione di una terza corsia e gli stipendi dei numerosi dipendenti che dovranno essere assunti da Toscana Strade.

Abbiamo presentato un emendamento al Programma Regionale di Sviluppo, non per bloccare Toscana Strade, ma per aprire un tavolo di confronto al fine di approfondire meglio il progetto della partecipata e valutare i reali benefici e le criticità, coinvolgendo le categorie interessate e le parti sociali. Una decisione presa in solitaria e frettolosamente potrebbe tradursi in un pedaggio per tutti, non solo per i trasportatori. Siamo sicuri che la nostra è una proposta di buon senso, vedremo come deciderà di votare la maggioranza nella discussione odierna di Consiglio”.

Lega

“Fin da quando il Presidente Giani ha espresso la volontà di far pagare un pedaggio ai mezzi pesanti sulla FiPiLi per avere un tesoretto alfine di porla in condizioni meno disastrose di com’è attualmente, abbiamo espresso un parere totalmente negativo alla proposta”. Lo ricorda afferma Elena Meini, capogruppo in consiglio regionale della Lega.

“Pieno appoggio, dunque, ad Assotir che abbiamo ulteriormente ribadito direttamente durante un incontro con i rappresentanti della categoria, avvenuto nei nostri uffici in Consiglio regionale. Fare cassa, tartassando chi lavora duramente è qualcosa da stigmatizzare apertamente e quindi osteggeremo ogni iniziativa in tal senso nell’ambito della costituzione di Toscana Strade. Non si possono accollare delle gabelle, penalizzando chi opera nel settore dei trasporti per ataviche e gravi inadempienze da parte di chi amministra da sempre la Toscana, ovvero il Pd.

La superstrada in questione, che di super non ha davvero nulla, è, da sempre, in condizioni vergognose, un vero tormento per tutti quelli che la percorrono. Insomma, sarebbe il caso che il Presidente Giani e coloro che l’hanno preceduto si assumessero, finalmente, le proprie responsabilità in merito, non scaricando, lo ripetiamo, la loro inefficienza verso coloro che, quotidianamente, per lavoro utilizzano la FiPiLi”.