(Brutte) cartoline da Fucecchio: una micro discarica nel Canto di Gattavaia




La segnalazione dei cittadini
Uno degli scorci più suggestivi di Fucecchio trasformato da tempo in una micro discarica, che in questi giorni sta facendo parlare. “Bisogna fare qualcosa: è una brutta cartolina per la nostra città”, dicono in tanti. E purtroppo non è neppure l’unica.
A poche decine di metri dal municipio, il Canto di Gattavaia è da tempo preso di mira dai soliti ignoti, o forse noti, che vi abbandonano i sacchetti con i rifiuti domestici che dovrebbero invece essere conferiti con il sistema di raccolta “porta a porta” ormai in essere a Fucecchio da diversi anni. Una pessima abitudine che non dà una rassicurante immagine della città e dei servizi che vengono erogati ai cittadini, e che in questo periodo con temperature torride, può creare anche delle criticità sanitarie per il cattivo odore ed il proliferare di insetti.
I commenti sono variegati: “Questa situazione è un’offesa alla città” dice qualcuno. “Uno dei luoghi simbolo della fucecchiesità deturpato dall’inciviltà di pochi individui che pregiudicano l’immagine di tutti”, ribatte qualcun altro. Qualcuno ci è passato domenica con dei parenti e di fronte a questo scempio si è vergognato. Occorrono più controlli scrivono alcuni, altri propongono le telecamere, altri ancora il ripristino dei vecchi cassonetti o le isole ecologiche. C’è chi punta il dito contro il sistema porta a porta e chi propone nel centro storico i cassonetti a scomparsa.
La cosa che però pare scomparsa, è il senso civico. Questi comportamenti sono figli della volontà da parte di qualcuno di non volersi adeguare alle regole della civile convivenza, perché per un paese essere pulito e decoroso dipende anche dal grado di civiltà di tutti i suoi abitanti. La situazione in atto da tempo nel Canto di Gatta Vaia dimostra che non tutti amano il paese o il rione dove abitano, che siano del luogo, o vi si siano trasferiti.
L’esperienza insegna che molto spesso questi atteggiamenti sono riconducibili a persone che non risultano iscritte nei registri anagrafici o nelle banche dati degli enti gestori dei servizi pubblici e che quindi smaltiscono i loro rifiuti in maniera illegale agli orari più impensati con relativi costi in danno della comunità oltre che di immagine, anche economici, perché alla fine il loro smaltimento viene assorbito dalle bollette dei cittadini virtuosi.
“Si legge spesso, ed anche di recente, che in altre città, Empoli ad esempio – ci scrive un cittadino -. Polizia municipale e ispettori ambientali fanno al riguardo controlli accurati. L’auspicio è che possa esser fatto anche a Fucecchio, del resto anche noi paghiamo questo servizio, ed addirittura paghiamo anche per chi i rifiuti gli lascia in strada”.