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Bimba scomparsa, per la criminologa non sarebbe uscita viva dall’hotel

10 luglio 2023 | 19:55
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Bimba scomparsa, per la criminologa non sarebbe uscita viva dall’hotel

E’ passato ormai un mese ma le indagini sono a un punto morto

E’ passato un mesedalla misteriosa scomparsa della bimba peruviana di 5 anni Kata. Era il 10 giugno scorso quando, nelle prime ore del pomeriggio, della piccola, che poco prima era a giocare con degli amichetti nel cortile dell’hotel Astor di Firenze, occupato abusivamente, si sono perse le tracce.I carabinieri hanno passato al setaccio tutti meandri dello stabile, utilizzando anche il luminol. Sono stati ascoltati i genitori della Kata e numerosi testimoni. Sono state visionate le telecamere pubbliche e private, ma al momento la bimba è diventata come un fantasma. Invisibile. Inghiottita dal buio.  E nessuna pista, per ora, ha portato a risolvere questo drammatico giallo. Forse un rapimento, a scopo di estorsione o per vendetta, come ipotizzato dalla Dda che ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti. Ma nessuna rivendicazione, o richiesta, è arrivata alla famiglia.

Sulla vicenda il parere della nota criminologa Roberta Bruzzone.

L’ipotesi più accreditata è che dietro ci sia il racket degli affitti, che idea si è fatta di questo caso? 

Non credo al sequestro di persona, nè a scopo di estorsione nè per vendetta: si tratta di un depistaggio per nascondere altro e proporre uno scenario ipotetico.  Sono certa che dallo stabile la bimba non sia uscita viva. Il tanto tempo che è trascorso mi conferma questa mia idea. Il reato su cui indagare è occultamento di cadavere, magari per una morte accidentale con qualcuno che, a quel punto, ha deciso di liberarsi di Kata, inscenando il fantomatico rapimento. La bimba non viene ridata alla famiglia, in quanto non riconsegnabile. Vorrei davvero sbagliarmi, ma purtroppo… E’ probabile che non venga mai ritrovata (come Denise Pipitone e Angela Celentano) o che venga ritrovato il corpo senza vita, chissà dove, e chissà quando”.

Chi ha portato via la bimba, potrebbe aver sbagliato persona?

Assolutamente no”

Secondo lei è da escludere la pista del maniaco?

Lo escludo con certezza. Un pedofilo, un estraneo che si fosse introdotto nell’ex hotel, non sarebbe mai passato inosservato. Nello stabile la sorveglianza da parte della comunità era alta, tutti vedevano, sapevano, controllavano, anche per evitare visite indesiderate e controlli”.

Da dove, e come, è stata fatta uscire Kata secondo lei?

“Kata è una bambina minuta, sicuramente è stata portata via o dentro a un borsone o in una valigia. Chi l’ha portata via è stato qualcuno che viveva all’interno dello stabile e che ben conosceva le vie di fuga “alternative”, e dove non ci sono le telecamere”.

Gli inquirenti si sono imbattuti in un muro di omertà…

“Il mio primo rammarico è che le ricerche sono iniziate dopo troppe ore dalla scomparsa, la mamma ha chiamato il 112 dopo le 18 e solo verso sera ha presentato la denuncia: questo ha dato un grande vantaggio a chi l’ha portata via. Certo gli abitanti non hanno gradito la presenza delle forze dell’ordine e della stampa e chi anche avesse avuto informazioni, ha taciuto. Credo che per ottenere qualche risultato gli inquirenti debbano ricostruire tutti i movimenti di chi viveva nella struttura occupata, prima, durante e dopo la scomparsa di Kata, nessuno escluso, così come le connessioni alle varie celle dei cellulari di ognuno. Che ci sia qualcuno che sa, è indubbio. Ma nessuno parla”.