Comitato Cerbaie al sindaco: “Telecamere sì, telecamere no: il primo cittadino è un po’ in confusione”

L'associazione di cittadini dopo l'annuncio dell'installazione di otto infrastrutture per la sicurezza: "Ora si facciano quelle per la Ztl"

Cerbaie, il comitato per la sicurezza, tutela e valorizzazione della zona replica ad alcune affermazioni del sindaco Alessio Spinelli.

“Il sindaco – dice il comitato – ci sembra che con la questione Cerbaie di recente stia andando un po’ in confusione. Ha risposto ad alcune nostre osservazioni sbandierando il progetto della messa in funzione di otto nuove telecamere in alcune strade dell’area naturalistica come misura finalizzata a prevenire e contrastare il fenomeno dello spaccio per pervenire ed intercettare la domanda di offerta e cessione della sostanza stupefacente. Non possiamo che rallegrarci con questo: era uno dei punti che il consiglio comunale gli aveva detto di realizzare, anche se avremmo letto con attrettanto piacere, e forse ancora di più, se invece dell’acquisto di otto telecamere avesse parlato dell’associazione di otto agenti della municipale o l’arrivo di attrettanti militari nella caserma dei carabinieri a Fucecchio“.

“Ci preme però ricordare al nostro primo cittadino – prosegue il comitato – che rispondendo ad un intervento dell’euro deputata Susanna Ceccardi, aveva pubblicamente espresso che “le telecamere non cacciano i pusher dal bosco”. A noi sembra che non abbia le idee molto chiare al riguardo e volevamo cogliere l’occasione per ricordagli che ci sarebbero altre telecamere da acquistare: quelle della Ztl che sempre il consiglio comunale gli chiese di realizzare con la delibera del 13 settembre scorso per impedire l’ingresso nelle strade dello spaccio ai non autorizzati proprio per cercare di rompere la filiera della domanda e della offerta. Per l’ennesima volta riscontriamo una certa acredine nei confronti del nostro comitato accusato di velleità politiche, o meglio “di fare politica attraverso le chiacchiere”. Precisiamo ancora un volta che il comitato non ha colore politico, ma solo la volontà per combattere per la difesa dei diritti non negoziabili di coloro che abitano nella vasta area naturalistica delle Cerbaie, indipendentemente dal Comune nel quale risiedono”.

“Certo – conclude la nota – e da parte dei partiti politici tradizionali l’attenzione a queste problematiche dovesse nel tempo venir meno, è chiaro che per difendere le nostre famiglie e la nostra terra ci vedremo costretti a scendere in campo e far sentire la nostra voce“.