La sentenza |
Cronaca
/

Assume cocaina e finisce con l’auto sulle macchine in sosta: la Cassazione annulla la condanna

4 giugno 2023 | 12:38
Share0
Assume cocaina e finisce con l’auto sulle macchine in sosta: la Cassazione annulla la condanna

Secondo gli ermellini non è stato dimostrato il nesso causale fra sinistro e alterazione psicofisica: il caso ritorna in Appello a Firenze

Perde il controllo dell’auto, sbanda e colpisce macchine in sosta.

Dopo i risarcimenti assicurativi la donna era stata condannata in primo e secondo grado ma la Cassazione accoglie il suo ricorso. È stato dimostrato dalla analisi che la donna aveva fatto uso di cocaina ma per gli ermellini questo dato da solo non basta a dimostrare la sua colpevolezza rispetto alla violazione del codice della strada che punisce chi guida in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcol o droghe.

Per la quarta sezione penale della Cassazione, che ha depositato la storica sentenza lo scorso 25 maggio, la mera assunzione di cocaina non è sufficiente a delineare il reato perché oltre alla analisi ematiche si sarebbero dovuti effettuare accertamenti medici specifici sullo stato di alterazione e quindi, accogliendo il ricorso della donna, la corte ha annullato la sentenza di condanna e rinviato gli atti nuovamente alla corte d’Appello di Firenze per un nuovo giudizio.

Ma di fatto ha assolto la donna perché sarà quasi impossibile per i giudici del distretto fiorentino dimostrare a distanza di anni lo stato di alterazione se non sono stati fatti esami specifici all’epoca dei fatti. Scrivono gli ermellini molto chiaramente in sentenza: “Lo stato di alterazione, laddove non vi sia un accertamento medico sul punto, può essere ritenuto provato in forza di elementi sintomatici relativi alla condizione soggettiva del conducente, inerenti al momento del fatto. Ne consegue dunque che lo stato di alterazione psico-fisica da assunzione di sostanze stupefacenti non può essere desunto dalla mera verificazione di un incidente coinvolgente ovvero provocato dal soggetto agente, in assenza di elementi sintomatici”.

La donna dopo l’incidente aveva accettato gli esami del sangue e non aveva negato di aver fatto uso di cocaina e si era messa a disposizione degli investigatori ma aveva anche detto di aver avuto un colpo di sonno dovuto alla stanchezza e siccome non è stato accertato il suo stato di alterazione (che si fa eseguendo accertamenti specifici da protocollo) ma solo l’uso di cocaina va verso una sua piena assoluzione. Nell’incidente non ci sono stati feriti.

L’alterazione psico-fisica consiste in una visione distorta, in una percezione della realtà completamente alterata, in un rallentamento dei riflessi e un offuscamento generale delle facoltà intellettive e psico-reattive, tali da mettere in pericolo la propria e l’altrui incolumità. Ma solo i sanitari possono certificare tale stato altrimenti il solo uso di droga non rientra nella violazione del codice della strada e quindi non può essere punito. La parola torna alla corte d’Appello di Firenze.