Sosta selvaggia, la pista ciclabile c’è ma è inutilizzabile





La segnalazione da via Copernico a Santa Croce sull’Arno: “In prossimità delle scuole impossibile passare a causa delle auto”
Santa Croce sull’Arno, la pista ciclabile c’è ma è inutilizzabile a causa della sosta selvaggia.
È questa la situazione spiacevole segnalata da alcuni residenti a Il Cuoio in Diretta. “In via Copernico – questo il j’accuse – è stata realizzata una pista ciclabile da meno di un anno e in prossimità delle scuole. La stessa è continuamente occupata da auto che si fermano e vi sostano sopra, anche per decine di minuti, in attesa di prendere i figli da scuola. Personalmente passo di lì ogni giorno in bicicletta di ritorno da Fucecchio per andare verso casa a Castelfranco di Sotto e più volte mi sono trovata a discutere con le persone che impedivano con la loro auto il passaggio. Ma il giorno dopo stessa storia. Ho avvertito i vigili per ben tre volte, ma mi viene risposto che non hanno volanti da mandarci e che non sanno come risolvere il problema”.
La questione è stata segnalata al Comune: “Ho deciso di segnalare la cosa al Comune e sono riuscita a parlare con la vice sindaca che ha cercato di giustificare tali comportamenti dicendo che lì non ci sono parcheggi per le persone che vanno a prendere i figli a scuola, al che le ho fatto notare che non può essere una giustificazione a parcheggiare su una pista ciclabile e che si potrebbe anche andare a piedi o in bicicletta a prendere i figli. Mi hanno comunque assicurato che avrebbero preso in considerazione la cosa. Dopo tre mesi nei quali non è cambiato nulla ho chiamato di nuovo in Comune e l’addetta all’ufficio opere pubbliche cadeva dalle nuvole come se del problema non avessero mai sentito parlare. Mi hanno detto di nuovo che avrebbero preso in considerazione il problema e cercato di risolverlo. Naturalmente ad oggi le auto sono quotidianamente parcheggiate sulla pista ciclabile”.
“Per vivere in una società più civile – conclude la donna – c’è bisogno di partire anche da queste cose e non si possono assecondare tali comportamenti”.