Treno, 4 incidenti in tre settimane per la Cisl “non sono una casualità”

Fit: “Fare il sottoattraversamento di Firenze e riportare all’interno la manutenzione”

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Quattro incidenti, in tre settimane: il 17 aprile lo svio di due treni merci al bivio di Firenze Olmatello; il 20 quello di un altro convoglio a Firenze Castello; il 4 maggio è toccato a una oppia di ‘Minuetto’ all’altezza del deposito di Firenze Romito e infine sabato scorso il ‘Vivalto’ all’ingresso del Parco Belfiore di Firenze Santa Maria Novella.

Incidenti gravi e potenzialmente molto pericolosi, che fortunatamente hanno provocato limitati danni alle persone coinvolte anche se in un caso è stata bloccata la circolazione ferroviaria Nord – Sud dividendo di fatto in due l’Italia.

“Non possono essere archiviati come semplici casualità – attacca il segretario generale della Fit Cisl Toscana Franco Fratini – Noi non abbiamo una conoscenza diretta di come si sono verificati i fatti e neppure elementi certi per attribuire responsabilità, siano queste del gestore della rete o delle imprese ferroviarie. Saranno gli organi preposti, Ansfisa in testa, a far luce velocemente su quanto avvenuto e ad attribuire, se del caso, le responsabilità a chi di dovere”.

Tuttavia, sottolinea il segretario, “la Fit-Cisl si batte da anni per la realizzazione del sottoattraversamento di Firenze dei treni AV e della stazione Foster, non tanto per guadagnare una manciata di minuti di percorrenza, ma perché consapevoli che i binari di superficie attualmente utilizzati sono congestionati dai troppi treni che vi transitano, come è congestionata al limite della praticabilità la stazione di Firenze Santa Maria Novella”. E poi c’è il tema della manutenzione, sia delle infrastrutture che del materiale rotabile, “È sempre più spesso esternalizzata. Il lavoro viene appaltato a ditte esterne al gruppo Fs, per evitare nuove assunzioni di giovani e per abbassare i costi, dando fiato a quella pratica tutta italiana di appalti e sub appalti che produce poca qualità nel lavoro e personale malpagato e sfruttato, nella consapevolezza che poi tanto le conseguenze saranno a carico della collettività. La Fit-Cisl proprio in questi mesi ha in atto una dura vertenza con il Gruppo Fs che con un nuovo piano industriale intende smantellare le officine della Manutenzione rotabili di Firenze Osmannoro, e con esse tutta la ‘filiera del trenoì, vanto e orgoglio del nostro territorio, creata a Firenze nei primi del ‘900, quando la città era considerata la capitale del treno. La politica toscana, le nostre istituzioni regionali e fiorentine si facciano sentire, mettendo al centro i bisogni dei cittadini e del territorio, costringendo i vertici di Fs a rivedere i loro scellerati piani”.

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