La psichiatra uccisa con 10 colpi in testa e al volto: l’autopsia

Ancora da individuare l’oggetto utilizzato per l’aggressione
Sono particolari raccapriccianti quelli che trapelano dall’esito dell’autopsia eseguita sul corpo della psichiatra Barbara Capovani, aggredita brutalmente fuori dal suo reparto all’ospedale Santa Chiara e morta dopo ore di agonia a Cisanello.
Dieci i colpi in testa e al viso inferti al medico, probabilmente con una spranga non ancora trovata dalla squadra mobile di Pisa durante la perquisizione nella casa a Torre del Lago di Gianluca Paul Seung, un ex paziente ritenuto il responsabile dell’omicidio.
La dottoressa, come noto, è stata assalita mentre slegava la sua bicicletta per fare ritorno a casa sua, dopo il turno di lavoro. I primi colpi l’avrebbero raggiunta alla testa, gli altri al volto.
Colpi violenti, inferti secondo le indagini dal suo ex paziente, ora in carcere al Don Bosco con l’accusa di omicidio premeditato. Entro 60 giorni il medico legale consegnerà alle parti le sue conclusioni sull’esame autoptico odierno, finalizzato anche a individuare l’oggetto utilizzato durante l’aggressione.