pisa |
Cronaca
/

Omicidio della psichiatra, il ragazzo fermato andrà in carcere

26 aprile 2023 | 13:06
Share0
Omicidio della psichiatra, il ragazzo fermato andrà in carcere

In sede di interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere

Udienza di convalida del fermo, oggi al tribunale di Pisa: Gianluca Paul Seung, difeso dall’avvocato Gabriele Parrini, del Foro di Lucca. Il giovane non ha risposto all’interrogatorio di garanzia, avvalendosi della facoltà di non rispondere. “Il mio assistito è scosso e frastornato per quanto accaduto”, le parole del legale.   

La procura ha chiesto la custodia cautelare in carcere, il Gip non ha convalidato il fermo ma ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere.

Un curriculum, quello del presunto assassino della psichiatra Barbara Capovani, presa a sprangate appena uscita dal lavoro all’ospedale Santa Chiara e deceduta dopo ore di agonia a Cisanello, ricco di denunce, un arresto per molestie sessuali a una minorenne, un’evasione dai domiciliari, migliaia di post farneticanti sui social, molti dei quali contro medici psichiatri, inviati per mail anche alla stampa, un paio di Aso, un Tso, un’aggressione al medico che lo seguiva, nel 2012 al centro di salute mentale di Viareggio, un provvedimento, nel 2016, dell’allora questore di Lucca Vincenzo Ciarambino.  Un personaggio, il Seung, ospite, spesso, come relatore, a convegni dell’antipsichiatria, con la sua associazione Adup, (Associazione Difesa Utente Psichiatrico) di cui era presidente.
Barbara Capovani, vittima dell’ultimo folle gesto per il quale, ora, il giovane è accusato di omicidio premeditato, è stata l’ultima sua psichiatra.Nel 2019 firmò le sue dimissioni dal reparto a seguito di un ricovero disposto dal tribunale, con una relazione, al medico curante di Seung, che riportava una diagnosi di “disturbi narcisistico, antisociale, paranoico di personalità”. “Dalle numerose visite durante il ricovero – scriveva la dottoressa – sono emersi numerosi sintomi appartenenti allo spettro di quei disturbi. Sintomi che non riteniamo responsivi al trattamento farmacologico perché strutturati nell’assetto di personalità. Il paziente appare totalmente consapevole delle proprie azioni e del loro disvalore sociale”, quindi punibile per i reati eventualmente commessi. 

Intanto la vita di un bambino all’ospedale Bambino Gesù di Roma è stata salvata  grazie alla donazione di un rene della psichiatra aggredita e uccisa a Pisa. Il fegato ha salvato la vita a un paziente a Milano, mentre cuore, polmoni e un altro rene sono stati inviati a Siena.