Affitta la casa e la trasforma in laboratorio con dormitorio, arrivano Ausl e carabinieri

Umidità, condensa e impianti non idonei tra i problemi rilevati
Un’azione congiunta dei carabinieri e del personale della Usl Toscana Centro ha portato alla luce una situazione di rilevanti criticità igienico sanitarie in un immobile adibito in parte a lavorazione e in parte a dormitorio. Il sindaco di San Miniato ordina agli affittuari di non introdursi nell’immobile fin quando non sarà stato dichiarato agibile, al ripristino delle condizioni igienico sanitarie.
I fatti risalgono alla fine del mese scorso e ma l’ordinanza sindacale è di questi giorni. L’immobile finito sotto la lente dei militari della stazione di Ponte ad Egola, del personale dell’Ufficio Igiene Pubblica e Nutrizione della Usl, e quello di Prevenzione Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro si trova a San Miniato e risulta affittato a personale di nazionalità cinese per il solo uso abitativo.
La verifica ha permesso di accertare una situazione molto diversa e ben descritta nella relazione trasmessa agli uffici comunali sulla base della quale è scattata l’ordinanza sindacale di ripristino delle condizioni igieniche e di salubrità degli ambienti fino all’ottenimento del certificato di agibilità. Si tratta di 3 unità immobiliari affittate ad una donna di nazionalità cinese e relativi familiari. Due unità immobiliari situate al primo e secondo piano sono ad uso abitativo, mentre l’altra situata al seminterrato uso cantina.
“Le unità immobiliari – si legge nel provvedimento amministrativo emesso dal primo cittadino Simone Giglioli – presentavano uno stato di manutenzione pessimo, e nella fattispecie l’imbiancatura è risultata carente in tutte le stanze, l’umidità e la condensa erano diffuse sulle pareti. Vi era notevole disordine funzionale, gli arredi e le attrezzature risultavano fatiscenti e sporchi, i servizi igienici risultavano mal funzionanti e gli impianti elettrico, sanitario e di riscaldamento, ad un primo esame visivo, risultavano non idonei. Nell’appartamento al piano secondo, i locali esistenti sono stati tutti adibiti a camera e quindi sono stati eliminati la cucina e il soggiorno. Gli appartamenti risultavano non utilizzati a fini abitativi e sono in fase di accertamento, da parte degli uffici comunali competenti, la verifica dello stato di legittimità dei luoghi”.
Pertanto con l’ordinanza sindacale è stato ordinato alla proprietà ed agli affittuari di ripristinare le condizioni igienico sanitarie, di salubrità degli ambienti e delle condizioni di sicurezza degli impianti oltre a ripristinare le destinazioni di uso delle due unità abitative e della cantina. Terminati i lavori i suddetti dovranno incaricare il tecnico professionista abilitato che li ha diretti, di attestare l’agibilità dei locali abitativi e di trasmetterla allo Sportello Unico per l’Edilizia. Gli affittuari potranno introdursi nell’immobile di residenza dopo che sono state ripristinate le condizioni igienico sanitarie di salubrità degli ambienti, le condizioni di sicurezza degli impianti e la relativa attestazione di abitabilità.