


Il giovane padre aveva vissuto a San Pierino. La contrada ieri ha giocato con il lutto al braccio
Da bambino aveva vissuto a Fucecchio, anche se ormai da tempo viveva a Scandicci. Ad appena 35 anni, Lapo Papucci è morto schiantandosi con l’auto contro un cantiere sulla A11.
Il tragico incidente è avvenuto nella notte, tra gli svincoli di Pistoia e di Prato Ovest, mentre viaggiava in direzione di Firenze. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco e la Polstrada, sono arrivati i soccorritori del 118, con l’automedica e un’ambulanza della Misericordia da Pistoia che hanno tentato di rianimarlo, purtroppo invano.
Violentissimo l’impatto, poco dopo mezzanotte, forse mentre rientrava a casa, con la macchina che è piombata anche su un mezzo pesante dell’impresache stava eseguendo lavori sulla segnaletica orizzontale per cause e con dinamica ancora in corso di accertamento, forse a causa di un colpo di sonno. L’auto si è accartocciata quasi del tutto, incastrando il 35enne nel sedile posteriore, tanto che sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per liberarlo. Illesi, invece, gli operai a bordo del mezzo, sbalzato di qualche metro.
Il tratto autostradale è stato chiuso per diverse ore.
Imprenditore nel settore della pelletteria, era padre di un bambino di 4 anni. Il suo periodo fucecchiese lo aveva trascorso a San Pierino, dove si era innamorato della sua contrada e con i contradaioli il legame è sempre rimasto vivo. Tanto che, quando si è diffusa la notizia della tragedia, la contrada doveva giocare la prima partita del torneo di calcetto e ha osservato un minuto di silenzio, prima di giocare con il lutto al braccio e senza cori.