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Cronaca
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Fanno ricorso ma il Comune non lo trova e chiede al centro benessere 16mila euro

20 marzo 2023 | 13:48
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Fanno ricorso ma il Comune non lo trova e chiede al centro benessere 16mila euro

Le ingiunzioni sono state annullate in attesa di esaminare i documenti

Si vedono ingiungere il pagamento di 16mila euro. Ma riguardo a quelle infrazioni avevano presentato a suo tempo ricorso allegando memorie e scritti difensivi. Gli uffici comunali, preso atto dell’errore, annullano le ingiunzioni in attesa che la documentazione presentata a suo tempo venga esaminata da chi competente ad esprimersi.

Anche gli uffici comunali sbagliano, e sarà stata di sicuro una bella sorpresa per la titolare e due dipendenti di un centro benessere che si trova nel centro di Empoli quando, nei giorni scorsi, si sono viste arrivare a casa i messi comunali con un’ingiunzione dal Comune riguardo ad un accertamento del quale erano state oggetto nel 2021 che si era concluso con tre verbali di infrazioni contro i quali le interessate avevano però presentato, attraverso il loro legale, memorie e scritti difensivi come la legge dà in questo caso facoltà agli interessati. La documentazione, come attesta anche l’atto amministrativo comunale, era stata regolarmente presentata all’ufficio protocollo dell’ente in via del Papa.

A quel punto il legale ha chiesto una remissione in termini in modo da poter far valutare gli scritti difensivi a chi di dovere. Al competente ufficio comunale non è quindi restato altro da fare che prendere atto dell’errore. Nell’atto ingiuntivo è infatti scritto che non erano state presentate memorie né scritti difensivi. Di conseguenza è stato disposto con una nuova ordinanza l’annullamento d’ufficio in autotutela delle tre ingiunzioni che avrebbero portato 16mila euro nelle casse comunali. Ciò non vuol dire che non sussiste più l’obbligo da parte dei destinatari del pagamento di quanto dovuto per i tre verbali, ma che verranno esaminate da parte dell’autorità competente, entro trenta giorni dalla notifica della nuova ordinanza, le memorie e gli ascritti difensivi a suo tempo presentati.

A quel punto il ricorso potrà essere accolto, respinto (e quindi di nuovo ingiunto il pagamento di quanto dovuto) o ridotta la sanzione qualora le motivazioni espresse siano accettate.