Gli scarichi non funzionano e il bagno è inutilizzabile, arriva la Municipale

Emessa un’ordinanza di ripristino delle condizioni per motivi contingibili e urgenti in materia di sanità
Dal verbale di sopralluogo della polizia municipale dell’Unione dei Comuni si evince “la sussistenza di un rilevante inconveniente igienico sanitario che pregiudica la stessa abitabilità dell’appartamento dovuto ad un impianto di scarico non funzionante”. Per questo motivo un appartamento nel centro di Fucecchio dovrà essere oggetto di un intervento urgente per il ripristino delle condizioni igieniche. A stabilirlo è un ordinanza emessa per motivi contingibili ed urgenti in materia di sanità dal primo cittadino.
Succede in via Roma, in un appartamento al piano primo di un ampio edificio localo, si legge nel documento, “dove nel bagno veniva notato un pentolino con un manico che a detta della persona presente veniva utilizzato per svuotare la tazza del wc”. Inoltre, “la tazza del wc era quasi completamente piena di liquami. La doccia ed il lavello della cucina non erano utilizzati per evitare la fuoriuscita dei reflui, il lavello ubicato nel terrazzo sul retro, era colmo di acqua stagnante grigiastra (presumibilmente ricollegabile anche allo scarico della caldaia soprastante)”.
Una situazione di notevole criticità igienico sanitaria dovuta presumibilmente al fatto che “gli unici scarichi dell’appartamento funzionanti erano quelli del bidè e del lavandino del bagno e che la proprietà era stata sollecitata più volte ad intervenire per ripristinare gli scarichi, ma senza risultato” si legge sempre nella citata ordinanza.
Gli affittuari però non si erano persi d’animo e, “considerata l’inerzia dei proprietari, dichiaravano di aver chiamato una ditta di spurghi per le verifiche alla quale però si era addirittura rotto il sondino usato per l’ispezione degli scarichi, presumibilmente a causa di un’ostruzione o rottura degli scarichi”.
Dalla relazione della Municipale appare evidente che nelle tubazioni degli scarichi si sia verificata una rottura o un’ostruzione che impedisce ai reflui di recapitare nella fossa biologica ubicata sul retro del fabbricato. Non è restato quindi agli affittuari che chiedere l’intervento dell’autorità che nei giorni scorsi ha effettuato la verificata dalla quale è scattato il provvedimento comunale contingibile ed urgente per il ripristino delle condizioni igienico sanitarie anche per la presenza di maleodorante all’interno dell’appartamento.
Pertanto è stato ordinato alla proprietà ed agli affittuari di ripristinare immediatamente la funzionalità dello scarico del wc del bagno, della doccia e del lavello della cucina, nonché di provvedere al ripristino delle condizioni di salubrità dei locali, anche mediante intervento di sanificazione degli stessi, entro 7 giorni dalla notifica del provvedimento comunale.
Un tecnico abilitato dovrà presentare una dettagliata relazione sugli interventi effettuati, nell’immediato, per risolvere l’otturazione dello scarico e sugli eventuali interventi necessari alla risoluzione definitiva della problematica degli scarichi, nonché per il ripristino delle condizioni di salubrità dei locali. Eventuali lavori straordinari di riparazione o modifica degli scarichi dovranno, si legge nel provvedimento, essere realizzati nel termine di 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza.