Fingono di abbandonarlo per farlo vivere in Italia, rintracciati i genitori del minore

Si è presentato affamato in questura, ma la storia non ha convinto gli agenti

Un 17enne di origine albanese si è presentato all’ingresso della questura di Pisa, in buone condizioni generali, dicendo di essere giunto in Italia da solo e di non avere parenti prossimi che potessero occuparsi di lui. La polizia di Stato ha messo in moto il consueto meccanismo procedurale previsto dalla legge sui minori stranieri non accompagnati, identificandolo formalmente con l’aiuto di un interprete e verbalizzando le sue dichiarazioni, rifocillandolo per poi affidarlo ad una struttura dei servizi sociali del territorio che si occupa di dargli un tetto e un alloggio, seguirlo anche nel percorso scolastico e di inserimento sociale. La questura in aggiunta munisce minori in dette situazioni di un permesso di soggiorno, che gli consente di stare in Italia, completare il corso di studi e inserirsi nel mondo del lavoro.

I poliziotti dell’ufficio minori hanno però voluto vederci chiaro, verificando che il minore era giunto in Italia due giorni prima, atterrando all’aeroporto di Pisa su un aereo proveniente dall’Albania nelle cui lista passeggeri figurava anche una coppia con il suo stesso cognome. Hanno pertanto verificato con le autorità albanesi che si trattava dei genitori del minore presentatosi asseritamente come solo. Il biglietto aereo era stato inoltre acquistato on line da un connazionale della provincia di La Spezia, che sentito dai poliziotti spezzini su delega dei colleghi pisani non ha saputo fornire adeguata motivazione sulla vicenda.

I poliziotti pisani allora hanno ulteriormente approfondito la questione, per evitare indebite spese alle strutture pubbliche e accogliere un minore straniero che in verità non aveva lo status di “non accompagnato”, che l’ordinamento nazionale tutela adeguatamente, si trattava di stretti congiunti che volevano approfittare delle possibilità offerte dallo Stato italiano per aiutare i minori stranieri. Pertanto è stato diramato un alert a livello nazionale che ha sortito i suoi effetti: i genitori del 17enne, che avevano simulato l’abbandono del figlio, sono stati bloccati in uscita dal territorio nazionale dalla polizia di frontiera marittima di Bari e intimati di venire a Pisa a riprendersi il figlio, pena una denuncia.

I due pertanto sono ritornati a Pisa, si sono visti riaffidare il figlio dai poliziotti dell’ufficio minori della questura e poi hanno potuto finalmente fare rientro in patria, con al seguito il figlio. Della vicenda è stata informata l’autorità giudiziaria, per le valutazioni di competenza.

Pisa, nella notte appena trascorsa, è stata di nuovo al setaccio: task force di polizia, Rpc e municipale nella zona della stazione. Tre i posti di blocco, dove sono state identificate 49 persone e controllati 29 veicoli. Due sole le contravvenzioni al codice della strada.