Merce comprata e mai spedita, l’Antitrust chiude due siti di e-commerce

All’autorità sono arrivate numerose segnalazioni di consumatori, specie toscani, da Lucca, Pisa, e Firenze dove hanno sede le società coinvolte

L’Antitrust ha chiuso in sede cautelare due siti di e-commerce toscani e chiesto alla Guardia di finanza di indagare. L’inchiesta accerterà eventuali rilievi penali ma nel frattempo non sarà possibile accedere agli indirizzi web “sospetti” che non stavano consegnando più la merce ordinata dai clienti.

All’autorità sono arrivate numerose segnalazioni di consumatori, specie toscani, da Lucca, Pisa, e Firenze dove hanno sede le società coinvolte, che lamentavano di aver effettuato acquisti senza però ricevere merce o rimborsi e neppure assistenza. L’autorità garante della concorrenza e del mercato ha adottato un provvedimento cautelare nei confronti delle società Tomorrowland Srl e Pet Clan Srl, che operano, rispettivamente, tramite i domini Bancodellasalute.it e officinalia.com.

L’intervento dell’Antitrust segue gli accertamenti d’ufficio e le numerose segnalazioni di consumatori che lamentavano di aver effettuato acquisti online su questi siti internet senza però ricevere i prodotti acquistati, né il rimborso di quanto pagato, né altra forma di assistenza. Per questo l’autorità il 15 febbraio scorso aveva comunicato alle società l’avvio di un procedimento istruttorio e del sub-procedimento cautelare considerando i presupposti di attualità e pericolosità delle condotte ancora in corso. Tomorrowland Srl e Pet Clan Srl non hanno inviato alcuna memoria o documento a propria difesa e dunque l’autorità ha ordinato, in via cautelare, la sospensione delle condotte illecite che consistono per lo più nella mancata consegna dei prodotti acquistati e nell’assenza di assistenza o di rimborsi ai consumatori.

Con lo stesso provvedimento, l’Autorità ha ordinato che sia inibito l’accesso ai siti internet Bancodellasalute.it e officinalia.com perché strumentali proprio alle condotte illecite e per questo ha chiesto la collaborazione del Nucleo antitrust della Guardia di finanza. Al via le indagini che dovranno appurare cosa è successo e perché. Se ne saprà di più nei prossimi giorni.