Galleno, scatta l’ordinanza per la messa in sicurezza di una palazzina con 13 appartamenti

Il sindaco Alessio Spinelli obbliga il proprietario a ripristinare le condizioni di sicurezza
Un edificio residenziale e due appartamenti al suo interno nel centro di Galleno nel Comune di Fucecchio dovranno essere messi in sicurezza. La proprietà dell’edificio e gli affittuari dei due appartamenti dovranno produrre entro 10 giorni agli uffici comunali una dettagliata relazione a firma di tecnico abilitato, dalla quale risulti la tipologia degli interventi necessari per il ripristino delle condizioni di sicurezza strutturali ed impiantistiche che dovranno essere compiuti entro 30 giorni.
L’edificio residenziale, che si sviluppa su tre piani fuori terra con sottotetti ed ampio resede in gran parte recintato con accessi carrabili, si trova in via della Chiesa a Galleno. E’ costituito da più unità immobiliari, e lo scorso 22 febbraio è stato oggetto di una verifica igienico sanitaria e di sicurezza impiantistica da parte del personale dell’Azienda Asl Toscana Centro effettuata congiuntamente ai militari dell’Arma dei Carabinieri.
Più volte era stato additato dagli abitanti del posto come luogo frequentato da soggetti di nazionalità straniera collegati al mercato dello spaccio della droga. In più di un occasione in passato, i militari dell’Arma, avevano fatto delle verifiche sui reali occupanti i vari appartamenti. A fine febbraio nel centro della frazione era scattato un bliz che aveva visto impegnate diverse pattuglie dei Carabinieri insieme al personale tecnico specializzato dell’azienda sanitaria che ha permesso all’autorità municipale di emettere tre ordinanze contingibili ed urgenti ai sensi dell’articolo 54 del Tulps inerenti le condizioni igieniche ed impiantistiche dell’edificio e di due appartamenti al suo interno nei quali sono state riscontrate irregolarità tali da pregiudicare la salute e sicurezza degli occupanti.
Le irregolarità, si legge nell’ordinanza emessa dal sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, in qualità di ufficiale di governo, riguardano gli impianti elettrici, l’impiantistica, la cattiva manutenzione delle opere di sicurezza collettiva. Inoltre in due appartamenti occupati da inquilini erano presenti piani di cottura alimentati da bombola a gas Gpl privi di termocoppia, con cappe filtranti in ambiente ed i locali privi delle aperture di ventilazione e di aerazione previste dalla normativa.
I tubi flessibili di collegamento tra bombola e piani di cottura risultano scaduti addirittura nell’anno 2011. La tipologia di installazione, collegamento diretto con tubo flessibile di bidone singolo ad apparecchio utilizzatore fisso/incasso risulta oltretutto vietata dalla normativa.
Preso atto della relazione del personale dell’Asl Toscana Centro e ritenendo che le criticità riscontrate possano determinare seri rischi per gli occupanti l’edificio per la possibile presenza di gas combusti e non in ambiente, nonché rischi di incendio ed esplosione dovuti a malfunzionamenti e rotture, il primo cittadino ha imposto con ordinanza scritta alla proprietà dell’edificio il ripristino delle condizioni di sicurezza strutturali dell’immobile, ed a due inquilini, quello dei rispettivi appartamenti. Il tutto dovrà avvenire entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento sindacale.