
La decisione del giudice di pace: “Il dispositivo non aveva un numero di protocollo”
L’autovelox non aveva un numero di protocollo, multa annullata per un autotrasportare. Il giudice di Pace di San Miniato nei giorni scorsi ha cancellato la sanzione da 347 euro per eccesso di velocità nei confronti di un camionista per irregolarità riscontrate nella macchinetta da parte della polizia provinciale di Pisa. L’uomo, difeso dall’avvocato Roberto Iacovacci, è riuscito a dimostrare che nel verbale notificato della sanzione mancavano elementi fondamentali per legge proprio in riguardo all’autovelox.
Nel documento erano presenti una serie di vizi formali che non garantivano che il dispositivo avesse sempre funzionato adeguatamente. Il documento era innanzitutto privo di un numero di protocollo che potesse identificare la data certa in cui era stato compilato. Inoltre il verbale non era conforme alle indicazioni contenute negli allegati perché la normativa richiede che nella dichiarazione vengano indicati i veicoli per categoria e per differenziazione della velocità. “Sono questi – scrive il giudice – elementi necessari ad una corretta esecuzione della verifica, con riferimento ad ogni tipologia di veicolo e di velocità di marcia”. E senza questi contenuti non è possibile provare pienamente la perdurante funzionalità dello strumento elettronico di rilevazione della velocità impiegato nel contesto. Quindi la Prefettura pisana non ha assolto l’onere della prova del costante corretto funzionamento dell’apparecchiatura nell’intervallo tra una verifica periodica di taratura e l’altra, il ricorso è stato accolto e l’ordinanza-ingiunzione integralmente annullata. L’argomento principale, come sottolineato anche dagli esperti del sito web uominietrasporti.it, che ha spinto il giudice a decidere a favore del multato riguarda appunto il verbale di verifica periodica di funzionalità del dispositivo di rilevamento della velocità. Questo verbale serve infatti ad attestare il perfetto funzionamento dello strumento elettronico nel tempo e cioè tra una verifica periodica di taratura e l’altra, in genere eseguite nell’intervallo di un anno. Multa annullata.