Giorno della memoria |
Cronaca
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Carabinieri nelle scuole del Cuoio nel nome dei colleghi Giusti tra le Nazioni

27 gennaio 2023 | 21:33
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Carabinieri nelle scuole del Cuoio nel nome dei colleghi Giusti tra le Nazioni
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Carabinieri nelle scuole del Cuoio nel nome dei colleghi Giusti tra le Nazioni
Carabinieri nelle scuole del Cuoio nel nome dei colleghi Giusti tra le Nazioni

In occasioni differenti hanno incontrato gli studenti di Staffoli, San Miniato e Castelfranco

Nella mattina di oggi 27 gennaio, Giorno della memoria, i carabinieri della compagnia di San Miniato hanno incontrato alcuni alunni delle scuole secondarie di primo grado presenti nel territorio.

La comandante della compagnia Francesca Lico, insieme ai comandanti delle stazioni di San Miniato e Ponte a Egola, dopo la deposizione della corona in piazza Geloni (intitolata a Italo Geloni, partigiano originario della Provincia di Lucca, ma samminiatese d’adozione, deportato il 5 settembre 1944 nel campo di Flossenburg e, dopo vari trasferimenti in altri campi, liberato, il 29 aprile 1945, a Dachau, dall’esercito americano), hanno incontrato, in occasione del consiglio comunale aperto, un centinaio di alunni delle classi III delle scuole secondarie di primo grado “Buonarroti” e “Sacchetti” e poi, alla scuola “Buonarroti”, gli alunni della II B.

Contemporaneamente, il comandante del nucleo operativo e radiomobile con i comandanti delle stazioni di Castelfranco di Sotto e Santa Croce sull’Arno, ha incontrato, nelle scuole secondarie di primo grado “Banti” a Staffoli di Santa Croce sull’Arno e al Comprensivo Leonardo da Vinci a Castelfranco di Sotto, un totale di circa 150 giovani studenti.

La “Giornata della Memoria” è stata ricordata anche nella zona dell’Alta Valdera, dove il comandante della stazione di Peccioli ha tenuto un incontro con gli alunni della scuola secondaria di primo grado “Fra Domenico da Peccioli”.
Tutti i comandanti hanno sottolineato l’importanza della giornata e il valore della memoria, affinché quanto avvenuto in passato non debba più ripetersi, ricordando al tempo stesso “quanto sia stato importante l’atto d’amore e di senso civico di tante persone, tra cui numerosi carabinieri, che non si sono girate dall’altra parte, ma, a costo della propria vita, si sono prodigate per aiutare le popolazioni di religione ebraica e salvarle dalla deportazione, come i marescialli Giacomo Avenia, Enrico Sibona, Osman Carugno e Carlo Ravera e il brigadiere Giuseppe Ippoliti, militari dell’Arma che, con altri 730 italiani, sono stati insigniti del titolo di Giusti tra le Nazioni nello Yad Vashem di Gerusalemme, posto a imperitura memoria di una barbarie che abbiamo il dovere di non dimenticare”.

Le gesta di questi 5 indimenticati carabinieri “hanno sublimato, con concretezza, i sentimenti di vicinanza e la coscienza e l’impegno dell’Arma, a protezione della comunità ebraica”.