La storia |
Cronaca
/“Aiutatemi a morire a casa mia”: l’appello di Massimiliano, affetto da sclerosi multipla
6 dicembre 2022 | 11:51
La richiesta diffusa con un video dall’associazione Luca Coscioni
“Si chiama Mib, Massimiliano, ha 44 anni e da 6 anni è affetto da una forma di sclerosi multipla molto aggressiva. Vive con suo padre Bruno, di 80 anni, in Toscana. Da oltre un anno vorrebbe poter porre fine alla propria sofferenza”.
La storia dell’uomo la racconta l‘associazione Luca Coscioni che ha anche diffuso il video.
“Le sue passioni erano suonare e riparare, ed ora non riesce più a fare niente. Passa le giornate immobilizzato, tra il suo letto e una carrozzina, per qualche chiacchiera in cucina con gli amici e i parenti che lo amano e che sono pronti a rispettare la sua scelta, perché è Mib che vive in quel corpo e solo Mib può decidere cosa sia meglio per lui – si spiega -. Mib vuole solo porre fine a questa condizione prima che la sua salute e la sua autonomia peggiorino ulteriormente. Vorrebbe essere libero di morire a casa propria, ma non dipendendo da “trattamenti di sostegno vitale” non può, non rientra nei casi previsti dalla sentenza della Corte costituzionale su caso di DjFabo. E lui, in questo Stato, non ha più fiducia. Per questo ora chiede aiuto ai fratelli di questa Italia”.
“Se sei disponibile a unirti alla disobbedienza civile aiutando Marco Cappato ad aiutare le persone che subiscono sofferenze per loro insopportabili a porre fine alla propria condizione, anche al costo di conseguenze penali, puoi scrivere a info@soccorsocivile.org – conclude la nota dell’associazione – Se vuoi sostenere le attività dell’Associazione Luca Coscioni per ottenere l’eutanasia legale, puoi iscriverti o fare una donazione su associazionelucacoscioni.it. Per essere tutti liberi di scegliere, fino alla fine, anche in Italia. Come oggi in Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna, e sempre più Stati del mondo”.